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“Dal 7 gennaio l’Italia riparte, ma è importante vaccinarsi”, Boccia: “Evitiamo una terza ondata”

In occasione della presentazione del 5G Itaky, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha riassunto i nuovi dettami legati al Dpcm natalizio, e le misure restrittive ad esso abbinate. Intanto, ha ribadito Boccia, il Paese “Dal 7 gennaio “ripartirà, sapendo fin da ora di dover iniziare una grande campagna di vaccinazione“.

Boccia. “Il vaccino non sarà obbligatorio ma più persone lo faranno e più saremo in sicurezza”

Riguardo poi al vaccino anti-Covid, anche il ministro ha confermato che “non sarà obbligatorio anche se sarà ovviamente consigliato” va da se, ha quindi aggiunto, che “più persone faranno il vaccino più il Paese sarà in sicurezza”. Come è giusto che sia, ha poi proseguito, “certe categorie dovranno essere messe in sicurezza, come i sanitari, le forze dell’ordine, penso agli anziani, gli ospiti delle Rsa. Gli studenti? Questa è una riflessione che si sta facendo proprio oggi in Senato, è giusto che il Parlamento esprima un giudizio”.

Boccia: “Un Dpcm lungo e sofferto, ma non possiamo permetterci una terza ondata di contagi”

Come ha inoltre tenuto a sottolineare ancora il ministro per gli Affari regionali, ”Noi non possiamo permetterci la terza ondata, perché non vogliamo che una sola persona possa morire per covid nel corso del nuovo anno” dunque, ha rimarcato, urge un forte impegno perché “dobbiamo limitare al massimo questo rischio. Queste ore – ha poi concluso – sono decisive per questo Dpcm, che sarà il più lungo di quelli che hanno caratterizzato le nostre azioni in tempi di covid”.

Max