Decreto Spazzacorrotti: i dettagli della legge

    Il ddl anticorruzione, o decreto spazza corrotti come rinominato da Lega e Cinque Stelle, è passata alla camera. Una vittoria, quello dello Spazzacorrotti, che i grillini aspettavano da tempo e che si è avvalsa anche del sostegno della Lega. Tra i provvedimenti principali dello Spazzacorrotti vi è il diniego a vita per corrotti e corruttori di entrare in contatto con la pubblica amministrazione (che riguarda anche i soggetti privati, soprattutto imprenditori) e l’impossibilità di accedere ai pubblici uffici per i pubblici ufficiali. Viene inserito il ruolo dell’agente ’sotto copertura’ per i reati di corruzione. Norma avversa dalle opposizioni, che l’hanno denominata “agente provocatore”. Praticamente, le già previste azioni di polizia sotto copertura vengono allargate ad alcuni reati contro la pubblica amministrazione. L’agente sotto copertura non viene coinvolto se contribuisce fornendo prove.  Nel disegno di legge, le condanne per il reato di corruzione impropria che aumentano da uno a tre anni per le pene minime e da sei a otto anni per quelle gravi. Sì definitivo alle intercettazioni, nelle abitazioni o in altri luoghi provati, facendo ricorso ai trojan, ovvero un tipo di malware dei sistemi informatici. Viene tolta la normativa che ne consentiva l’utilizzo solo in casi di attività criminosa. Adesso verranno adottati “su dispositivi elettronici portatili nei procedimenti per delitti contro la P.A. puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni”.Per quanto concerne la prescrizione non decorre dopo il primo grado di giudizio, senza diferenze tra verdetto di condanna e quello di assoluzione. Limitazioni, inoltre sui finanziamenti ai partiti e ai movimenti politici. Se si sforano i 500 euro ogni movimento andrà documentato e reso visibile on line. Rimangono escluse da questa voce le feste di partito: infatti non verranno toccate le attività a “contenuto non commerciale, professionale o i lavoro autonomo di sostegno volontario all’organizzazione”.