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Draghi: “E’ fondamentale vaccinarsi. Ora affrontiamo l’anno con prudenza, fiducia ed unità. La scuola? Va protetta, dad dove occorre”

Questa conferenza stampa avviene come risposta alle critiche che il governo e io in particolare abbiamo ricevuto per non aver fatto la conferenza stampa il giorno in cui il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto. Secondo me c’è stata anche da parte mia e di altri una sottovalutazione delle attese che tutti avevano per quella conferenza stampa, per cui mi scuso e vi prego di considerare questo come un atto riparatorio”. Dunque, ”Abbiamo superato sfide grazie alla determinazione e l’impegno dei cittadini, delle parti sociali, del governo e del Parlamento. Abbiamo tutti i motivi per pensare che ci riusciremo anche questa volta”.

Eccolo il premier Draghi, nella prima conferenza stampa del nuovo anno che, annuncia, “Questo è un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche con fiducia e soprattutto con unità”.

Draghi: prima la raccomandazione a ‘Vaccinarsi’, poi quella a non fare domande “sul Quirinale ed altro”

Il motivo per cui possiamo adottare un approccio diverso rispetto al passato è uno solo, la vaccinazione“, tiene subito a rimarcare il presidente del Consiglio, entrando subito nel vivo dell’attualità e quindi in questa difficile situazione di contagi. “Un altro obiettivo di questa conferenza stampa – ha sottolineato – è quello di rivolgere l’ennesimo invito a tutti gli italiani non ancora vaccinati a farlo. Ringrazio veramente di cuore chi lo ha già fatto”.

Quindi da subito, una premessa: “una postilla: non rispondo a domande sui futuri sviluppi, sul Quirinale e altro”.

Draghi: “L’obbligo vaccinale per gli over 50, necessità dettata dai dati. Le rianimazioni occupate per 2/3 da non vaccinati”

Quindi il capo del governo ha tenuto a precisare che la necessità di introdurre l’obbligo vaccinale dai 50 anni è stata determinata “sulla base dei dati, che dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi”. Fra l’altro, ha poi voluto precisare, “le terapie intensive sono occupate per 2/3 da non vaccinati e le ospedalizzazioni lo stesso e non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, ovvero che gran parte dei problemi di oggi dipendono dal fatto che ci sono persone non vaccinate. Più riduciamo la pressione sugli ospedali più saremo liberi. Oggi c’è un quadro diverso”, ha quindi affermato, sottintendendo la differenza rispetto ad un passato molto più tragico tuttavia, ha aggiunto, “Occorre colpire il virus senza tenere tutto chiuso, vogliamo che l’Italia resti aperta con tutte le cautele necessarie

Draghi: “Stiamo cercando di minimizzare gli effetti economici e sociali sui ragazzi e le ragazze”

Altro tema caldissimo, basta veder quanto accaduto oggi nel Paese, la riapertura delle scuole, nonostante il coro di proteste sollevate anche dalla scienza: ”Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e della diffusione delle varianti con un approccio un po’ diverso rispetto al passato, vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici e sociali sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito più di altri delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione“.

Draghi: “Le nostre scuole hanno riaperto, proprio come quelle dei grandi Paesi europei e d’accordo con le Regioni”

Dunque, ha rimarcato il premier, ”La scuola è fondamentale per la nostra democrazia, va tutelata e protetta, non abbandonata. Ringrazio presidi e insegnanti per i loro sforzi”. Del resto, ”le nostre scuole hanno riaperto, proprio come quelle dei grandi Paesi europei… Le politiche di questo governo sono coerenti con questa strategia“, ha spiegato per poi rassicurare che  tutte le decisioni sono state prese sul dialogo con Regioni e comuni, continuo e costruttivo. Alcune decisioni riflettono la discussione con le Regioni“.

Draghi: “Non andare a scuola e poi in pizzeria e a fare sport? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto”

Anche perché, domanda ironico il presidente del Consiglio: ”Non andare a scuola e poi in pizzeria e a fare sport? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, non ci sono i motivi per farlo, la situazione è molto diversa grazie ai vaccini. Il governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza“.

Draghi: “Qualcuno ci andrà, ma è da respingere il ricorso generalizzato alla Dad, crea troppe disuguaglianze”

Riguardo invece alla richiesta di tornare alla didattica a distanza, il premier ha evidenziato che “basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra studenti creata dalla Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico provoca diseguaglianze destinate a restare. Probabilmente ci sarà un aumento della Dad nelle prossime settimane. Ci andranno, ma da respingere è il ricorso generalizzato alla Dad”.

Draghi: “Le divergenze e le diversità di opinioni non hanno mai ostacolato l’azione di governo, c’è stata unanimità”

Capitolo governo: “l’esperienza di questi 11 mesi è stata di una maggioranza molto grande in cui occorre accettare la diversità di vedute. Non occorre cercare la mediazione a tutti i costi – spiega Draghi – ma per alcuni provvedimenti importanti l’unanimità è molto importante, e che il risultato della mediazione abbia senso. Per il resto è chiaro che le divergenze e le diversità di opinioni non hanno mai ostacolato l’azione di governo”.

Draghi: “Le diversità di vedute sono naturali, c’è voglia di lavorare insieme e di arrivare a decisioni condivise”

Quando qualcuno fra i giornalisti domanda se ci sono ‘fibrillazioni’ all’interni della maggioranza, il premier si sbriga a spiegare che “Le diversità di vedute che ci sono state su questo decreto sono di gran lunga inferiori a quelle che ci sono state in altre occasioni, come sulla riforma della giustizia. Non è né un’esperienza nuova né particolarmente drammatica. Le differenze di vedute sono naturali, l’importante è che nella maggioranza si nota che, nonostante la diversità di vedute, c’è voglia di lavorare insieme e di arrivare a decisioni condivise. Finché c’è quella il governo va avanti bene, quello è l’essenziale”.

Draghi: “Non abbiamo ancora riflettuto se sia necessario uno scostamento di Bilancio”

Sulle risorse infine, il premier indica che “la legge di Bilancio già prevede stanziamenti per i settori in difficoltà. Ci sono varie misure, per il momento usiamo queste. Stiamo facendo tutti una riflessione per affrontare nella maniera più soddisfacente i bisogni di sostegno determinati da questa ripresa della pandemia. Non escludo si trovino altre risorse, non abbiamo ancora riflettuto se sia necessario uno scostamento di Bilancio”.

Max