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Europarlamento, Sassoli eletto presidente al secondo turno

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi 21/04/2017-Roma, Italia cronaca Presentazione del libro Il giorno più lungo della repubblica. David Sassoli Photo LaPresse - Andrea Panegrossi 21/04/2017 Rome, Italy chronicle Presentation of the book The longest day of the republic. David Sassoli

David Sassoli è il nuovo presidente del Parlamento europeo. E’ arrivata l’ufficialità dopo la votazione. Il candidato dei socialisti e del Pd è il nuovo numero uno del Parlamento Europeo.

Al secondo scrutinio ha avuto l’ok definitivo. Il candidato del Pd, David Sassoli, candidato ufficiale dei Socialisti e democratici sostenuto anche dal Ppe, è stato eletto presidente del Parlamento europeo durante la seduta plenaria a Strasburgo con 345 voti.

La sua elezione è stata annunciata a Montecitorio dal deputato dem Emanuele Fiano ed è stata accolta con un lungo applauso dell’Aula.

Con 325 voti Sassoli alla prima votazione era arrivato a 7 voti in meno per l’elezione. Poi il Parlamento europeo si è espresso favorevolmente per la nomina del noto ex giornalista e conduttore del TG1.

David Sassoli è il nuovo presidente del Parlamento europeo. Ufficiale la sua nomina

Alla prima votazione a Strasburgo l’eurodeputato Pd David Sassoli ha ottenuto 325 voti, sette in meno per essere eletto presidente del Parlamento europeo.

Il presidente uscente Antonio Tajani aveva ufficializzato l’esito della prima votazione precisando che «il numero dei votanti è stato di 735, con 73 schede bianche o nulle».

I voti espressi sono stati 662, mentre la maggioranza assoluta necessaria per l’elezione era di 332 voti. La verde Ska Keller ha avuto 133 voti, Sira Rego 42, Ian Zahradil 162.

Aggiornamento ore 12.45

“Mi candido perché credo che l’Europa sarà più forte solo con un parlamento europeo in grado di giocare un ruolo più importante”, aveva detto l’eurodeputato nel corso della dichiarazione di voto. “Dobbiamo essere tutti, comunque la pensiamo, impegnati nel costruire la casa della democrazia europea e questo parlamento deve essere la casa della democrazia europea”. Sassoli ha citato uno dei padri dell’Unione, il francese Jean Monnet: “Niente è possibile senza gli uomini, niente dura senza le istituzioni”.

Sassoli, aveva già ottenuto il placet del tedesco Manfred Weber, numero uno del gruppo parlamentare del Ppe che aveva deciso di sostenere la candidatura dei socialisti.

Sassoli si stava giocando la nomina con la tedesca Ska Keller candidata dei Verdi, ma anche con il ceco Jan Zahradil per il gruppo Ecr dei Conservatori e Riformisti europei e la candidata spagnola Sira Rego per il gruppo della sinistra unitaria.

Classe 1956, giornalista, molto noto per la conduzione del Tg1 e poi politico con il Partito Democratico, aveva iniziato il percorso politico con Walter Veltroni, al Pd e all’Europa. Alle elezioni del 2009 fece incetta di consensi.  Rieletto alle Europee nel 2014, divenne vice presidente del Parlamento Europeo ed è stato rieletto di nuovo a Maggio.

Aggiornamento ore 13,23

“Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell’assumere la presidenza del Parlamento Ue”, ha dichiarato immediatamente Sassoli a margine della sua elezione. “Ringrazio il presidente Tajani per il lavoro che ha svolto, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa istituzione”.

“L’alta responsabilità che le è stata affidata dai parlamentari dei Paesi dell’Unione rappresenta una testimonianza dell’ampia fiducia riposta nella sua persona e un riconoscimento al suo costante e proficuo impegno nelle istituzioni europee”. Con queste parole si è espresso il presidente Sergio Mattarella dopo la nomina di David Sassoli.

“Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei – ha aggiunto Sassoli al Parlamento Ue – è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi”.

Secondo il neo eletto all’Europa occorre”recuperare lo spirito dei padri fondatori” e “coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente” e “rilanciare gli investimenti sostenibili”, ha aggiunto.