Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS G7, accordo storico: imposta minima al 15%, per contenere le multinazionali del...

G7, accordo storico: imposta minima al 15%, per contenere le multinazionali del settore tecnologico

Con un accordo storico (corporate tax), che prevede una tassazione minima del 15% sui profitto delle grandi multinazionali, da applicare a livello globale, finalmente il G7 (ma anche il G20), da un segnale tangibile della propria coesione, operando all’unisono in un settore delicato e ‘strategico’ quale quello fiscale.

Nello specifico, ha annunciato stamane Rishi Sunak (cancelliere dello Scacchiere britannico), i ministri delle Finanze del G7 hanno convenuto di comune accordo l’istituzione di questa tassazione, minima a livello globale, come dicevamo diretta ai profitti delle grandi multinazionali.

Nel mirino degli economisti del G7, le ormai ‘dilaganti’ multinazionali del settore tecnologico, come appunto Amazon e Microsoft.

G7, uno accordo storico, nato da Biden, che ‘spiana’ la strada alla coesione del G20

In realtà la proposta, ‘passata’ anche attraverso il G7, è frutto del presidente Usa, Joe Biden, che poche settimane fa ne aveva parlato osservando che l’approvazione comune della nuova regola, sarebbe rappresentato un primo passo di tangibile coesione del G20. Dunque questo accordo rappresenta un successo anche per il presidente Usa.

G7, Le Maire (Francia): “Per la prima volta dopo decenni, definite regole per un sistema moderno”

Come ha commentato al termine del vertice Bruno Le Maire, ministro dell’Economia francese, “è un punto di partenza. Nei prossimi mesi ci batteremo perché sia la più alta possibile. La battaglia proseguirà al G20, all’Ocse ma oggi è stata raggiunta una tappa storica”. Sottolineando quindi come, “per la prima volta dopo decenni, gli Stati membri del G7 sono capaci di definire delle regole per il sistema internazionale del ventunesimo secolo. Un accordo di cui possiamo essere orgogliosi. Sono 4 anni che siamo impegnati per una giusta tassazione del digitale e per un tassazione minima delle imprese”, il ministro francese ha poi affermato: “Ci siamo. Ci sarà una tassazione sui colossi del digitale e ci sarà una tassazione minima per quanto riguarda la tassazione sulle società per evitare l’evasione e ottimizzazione fiscale“.

G7, Yellen (Usa): “Un impegno significativo e senza precedenti che fornisce uno slancio straordinario”

Entusiasta anche la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen la quale, ha riassunto il traguardo segnato dal G7 spiegando che, “I ministri delle finanze del G7 hanno assunto oggi un impegno significativo e senza precedenti che fornisce uno slancio straordinario verso il raggiungimento di un’imposta minima globale con un’aliquota di almeno il 15%. Quella tassa minima globale porrà fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle società e garantirà equità per la classe media e i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo“.  E, ha aggiunto ancora la Yellen, “questa tassa aiuterà anche l’economia globale a prosperare, livellando le condizioni per le imprese e incoraggiando i Paesi a competere su basi positive, come l’istruzione e la formazione della nostra forza lavoro e gli investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture“.

G7, Gentiloni (Italia): “Un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese”

Da parte del nostro Paese e dell’Europa (visto che ne è il Commissario agli Affari economici), Paolo Gentiloni, che ha tenuto a rimarcare come, “Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese. E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali – ha ribadito Gentiloni – Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso a tutti i membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse. La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio, in occasione del G20 a Venezia”.

Max