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Gas, dal Mite ecco il ‘Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale’ e come ‘risparmiare’ in casa

Come abbiamo scritto alcuni giorni fa, in realtà i rincari delle risorse energetiche sono iniziati già dallo scorso anno, quando l’invasione russa non era ancora minimamente immaginabile. Poi, ovviamente, dallo scorso gennaio la situazione è precipitata ma, ci domandiamo: possibile che da parte del governo – attraverso le numerose ‘commissioni studi’ – non ci sia stata la minima preoccupazione? Ed ora siamo nei ‘casini’, quelli veri. Perché il nostro Paese riesca a smarcarsi definitivamente dal ‘gioco russo’ (tra nuovi rifornitori, la realizzazione dei rigassificatori, ed il ‘recupero’ dei giacimenti di gas nell’Adriatico, ‘regalati’ alla Croazia), occorrono ‘almeno’ 10/12 mesi e nel frattempo, ad oggi, gli stoccaggi – o ‘scorte’ – sono circa all’80%. Questo significa che se ‘veramente’ la Russia dovesse chiudere i rubinetti (cosa poco probabile perché perderebbe l’unica fonte di guadagno), per noi significherà un inverno ‘pregno’ di sacrifici e difficoltà.

Gas, puntuale, ecco il ‘Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale’ per risparmiare

Ed infatti, puntuale, mentre la maggior dei leader politici continua ad ‘affannarsi’ per conquistarsi la sua fetta di ‘potere’, oggi dal Ministero della Transizione ecologica – diretto dal ministro Cingolani (nella foto) – è giunto subito il ‘Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale’, il cui contenuto è abbastanza chiaro: “Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas“.

Gas, oltre ai piani del Mite, arriveranno ‘le misure comportamentali per gli utenti’, dunque prepariamoci

Come si legge nel ‘piano’, “Queste misure integrano il piano di diversificazione già messo in atto dal Governo e servono transitoriamente a mantenere adeguati standard di sicurezza e preservare le riserve disponibili, in attesa che siano pienamente operativi i nuovi canali di importazione di gas (compreso il Gnl). Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi“.

Gas, il Mite spiega che uesta, “Si tratta di una prima previsione di misure di contenimento”

Questa, spiega il Mite, “E’ una prima previsione di misure di contenimento, che potranno essere integrate con quelle di riduzione dei settori industriali, in particolare energivori. Al riguardo è stato aperto un confronto con Confindustria per definire contenuti e modalità di attuazione, nonché è in corso, con la collaborazione di Snam e Confindustria, un rilevamento mediante questionari delle diverse imprese interessate, al fine di determinare il potenziale di riduzione dei consumi su base volontaria/incentivata e le categorie di imprese che hanno cicli produttivi non interrompibili senza preavviso. Saranno al contempo organizzate le misure già previste dal Piano di emergenza gas nazionale, quale l’interrompibilità volontaria dei prelievi di gas e il peak shaving con Gnl“.

Gas, il Mite informa che “Al primo settembre gli stoccaggi di gas sono arrivati all’83%”

Dunque, prosegue il ‘piano’, “L’insieme delle misure adottate per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas, e la risposta degli operatori coinvolti hanno consentito di raggiungere al 1° settembre 2022 un livello di riempimento degli stoccaggi di circa 83%. Tale valore, in linea con l’obiettivo di riempimento del 90% e anche superiore, è fondamentale per disporre di margini di sicurezza del sistema gas e affrontare il prossimo inverno“.

Gas, il Mite: “I rigassificatori sono fondamentali per affrontare l’inverno 2023-2024”

Altra conferma (con ‘buona pace per gli ambientalisti più ostinati), per altro ‘inevitabile’, “L’obiettivo del governo è quello di arrivare ad avere in esercizio al più presto, entro i primi mesi del 2023, il primo rigassificatore galleggiante e, successivamente e comunque entro il 2024, anche il secondo impianto. Ciò è fondamentale soprattutto per poter affrontare l’inverno 2023-2024, considerato che con molta probabilità gli stoccaggi saranno pienamente utilizzati nella stagione invernale 2022-2023 e dunque occorrerà ricostituire adeguatamente le riserve“.

Max