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Gas dalla Russia, l’ultimatum di Putin: “Pagamento in rubli entro il 31 marzo. I ministri del G7: “Inaccettabile, i contratti sono pre-esistenti”

Come già scritto, dopo aver attentamente studiato la lista di quei paesi definiti ‘ostili’ (che hanno aderito alle dure sanzioni contro il su paese a seguito dell’invasione in Ucraina), nei giorni scorsi il presidente Putin aveva annunciato che da ora in poi, tutti i paesi che acquistano il gas russo, dovranno pagarlo in rubli. Dunque ne più dollari od euro. Un annuncio che ha da subito rianimato la borsa di Mosca dove, in poche ore la moneta russa ha subito riguadagnato valore.

Tuttavia, il presidente russo si è poi anche affrettato a precisare che comunque la Russia continuerà a fornire gas “in base ai volumi e secondo i principi di tariffazione conclusi nei contratti”.

Putin: “Fornire le nostre merci ai paesi occidentali per poi essere pagati in dollari ed euro non ha alcun senso per noi”

Ed oggi dal Cremlino è stato reso noto che Putin ha ordinato sia al governo, alla Banca Centrale e, ed al gruppo Gazprom, di prodigarsi per far sì che, entro il 31 marzo, i paesi ostili inizino a pagare il gas in rubli.

Come affermato dallo stesso ‘Zar’ nei giorni scorsi, “fornire merci russe all’Ue e agli Stati Uniti e ricevere pagamenti in dollari ed euro non ha alcun senso per noi”.

Peskov: “Non facciamo beneficenza, non possiamo permettercelo, niente gas per chi non pagherà con i rubli”

Dal canto suo, commentando l’annuncio del Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov, fra le righe ha tenuto e rimarcare che a chi si rifiuterà di pagare il gas in rubli verrà chiuso il rubinetto. Tuttavia, il portavoce non è stato in grado di avvertire quali potrebbero essere le conseguenze, se i paesi ostili decidessero di non pagare la Russia con la valuta russa, limitandosi a commentare che  “questi problemi dovrebbero essere risolti man mano che si sviluppano. Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione”.

Il presidente dei ministri dell’Energia del G7, Habeck, “E’ una chiara e unilaterale violazione dei contratti esistenti, dunque inaccettabile”

Una richiesta quella che il Cremlino intende adottare dal 31 marzo, che i ministri della Finanze del G7 ritengono ‘inaccettabile’. Come ha infatti spiegato il presidente, e ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ”Le principali economie mondiali rifiutano le richieste russe di pagare in rubli il gas importato“. Habeck, che ne ha già parlato in un video-collegamento con i ministri dell’Energia del G7, “le richieste di pagamento in rubli sono una chiara e unilaterale violazione dei contratti esistenti. I contratti che erano stati conclusi continuavano ad essere applicati. Ciò significa che il pagamento in rubli non è accettabile“.

Max