Geni della robotica da Napoli agli Usa

    L’Italia dei giovani geni potrebbe presto competere al livello internazionale nel campo della robotica. Parliamo di tre giovani studenti under 18 che hanno deciso si mettersi in campo contro i colossi della ricerca. Il team di ragazzi, composto da Mauro D’Alò, Davide Di Pierro Luigi Picarella, fa parte dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di Napol e sarà guidato dai docenti di Matematica ed Informatica Salvatore Pelella e Ciro Melcarne. Attualmente, i tre sono al secondo posto dell’High School Tournament della “Zero Robotics”: una competizione internazionale di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal Mit, il Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con la Nasa.
    Ciò che emoziona ancora di più in questa storia è però il gesto di enorme solidarietà che c’è alla base: la scuola non aveva soldi (circa 8mila euro) per finanziare il viaggio a Boston dei tre studenti, che hanno quindi lanciato un appello durante un evento pubblico: “Non è facile per le scuole italiane e del Mezzogiorno in particolare competere con le scuole dei grandi colossi economici mondiali nel settore della ricerca aerospaziale senza strutture adeguate e senza nemmeno i soldi per andare a Boston per la finale internazionale di una competizione”. E’ partita così una gara di solidarietà tra enti pubblici e privati per finanziare il viaggio e consentire ai ragazzi di partecipare alla finale. Ma non è ancora noto chi pagherà la trasferta.
    Prima il Tg3 ha “deciso di farsi carico del viaggio negli Stati Uniti a tre ragazzi dell’Istituto tecnico industriale ’Augusto Righì di Napoli. Il loro progetto è arrivato secondo in una competizione internazionale aerospaziale organizzata dal Mit e dalla Nasa – si legge in una nota – ma i ragazzi non avendo i soldi per pagarsi il viaggio avrebbero dovuto rinunciare a partecipare alla finalissima. Volendo supportare intelligenza, studio e ricerca la redazione del Tg3 ha invece deciso di coprire i costi della trasferta dei 3 studenti che così potranno partire per gli Stati Uniti”.
    In serata poi su Facebook è intervenuto il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, ministro del Lavoro. “Ho letto questa notizia che mi ha colpito molto. Abbiamo le menti migliori del mondo e poi ci mancano i soldi per far sviluppare le loro idee. I tre diciassettenni di Napoli in foto sono Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò e hanno sbaragliato la concorrenza di oltre 300 scuole nel mondo in una gara di robotica”. 
    “Sarebbero dovuti partire per Boston per la finalissima, ma l’Istituto non aveva i soldi per sostenere il loro viaggio. E’ chiaro – sottolinea Di Maio – che dobbiamo dare più soldi alla scuola, all’istruzione, alla ricerca e cercheremo di fare il possibile per mettere maggiori finanziamenti nella manovra. Ma intanto è fondamentale dare un’opportunità a questi tre ragazzi che sono pronti a spaccare il mondo. Così, d’accordo con tutti i parlamentari e i consiglieri regionali campani, abbiamo deciso di raccogliere la somma che serve per dare a questi tre ragazzi geniali la possibilità di realizzare il loro sogno”. “Abbiamo parlato con la preside della scuola e siamo d’accordo nel portare avanti questa iniziativa. Lunedì incontreremo Luigi, Davide e Mauro per fargli i complimenti, dirgli che si meritano di andare alla finalissima e che i soldi per farlo li abbiamo trovati. Meritocrazia, investimenti e sviluppo. L’Italia riparte da qui!”, ha concluso il leader del Movimento 5 Stelle.
    In mattinata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha annunciato che metterà a disposizione i fondi per consentire ai tre studenti napoletani dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di poter andare negli Usa e partecipare alla fase finale del concorso. Casellati aveva già scritto ieri una lettera al prefetto di Napoli, Carmela Pagano, e al generale Vittorio Tomasone, a capo del Comando interregionale Ogaden, per dare corso alla propria iniziativa. All’appello di “Circo Massimo” risponde anche un’azienda privata, “Best western Italia”: “Paghiamo tutto noi” dice la titolare intervistata da Massimo Giannini su Radio Capital.
    Davide Di Pierro ha approfittato della platea del Sabato delle Idee, che ha radunato oggi a Napoli alcuni dei rappresentanti dei più importanti centri di ricerca italiani nel settore della robotica, per lanciare un appello alle istituzioni e alle aziende regionali e nazionali sul tema dei finanziamenti all’istruzione e alla ricerca. Quest’anno per Zero Robotics ci sono in gara quasi 200 team di tutte le scuole del mondo, dall’Australia alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti (molte delle quali in gara con il sostegno di sponsor del calibro di Apple e Microsoft).
    Una competizione che, come ha raccontato, il professor Melcarne, “vede il Righi in finale ormai da cinque anni”. Una finale, quella di Boston, a cui però gli studenti del Righi lo scorso anno per mancanza di fondi non hanno potuto partecipare. E allora ecco l’appello di Davide, Mauro e Luigi che il prossimo gennaio vorrebbero essere a Boston a giocarsi il primato con gli altri tredici team che entreranno in finale.
    “Accendere i riflettori sulle tante eccellenze che ci sono nelle scuole e nelle Università del Mezzogiorno è stato uno degli obiettivi fondanti del Sabato delle Idee e anche oggi i giovani studenti del Righi rappresentano la testimonianza concreta di quanto sarebbe importante investire di più sulla ricerca e sulla formazione per rendere sempre più competitivi i giovani del nostro Paese invece di ’costringerli’ a emigrare all’estero”. Così Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee, il pensatoio progettuale che ha messo in rete negli ultimi dieci anni alcune delle migliori eccellenze scientifiche, accademiche e culturali della città di Napoli, ha voluto sostenere, insieme con i rettori del Suor Orsola e della Federico II, Lucio d’Alessandro e Gaetano Manfredi, l’appello del team di programmatori del Righi.