Germania, gruppo estremista smantellato a Chemnitz

    Sei neo-nazisti furono arrestati in Baviera e in Sassonia: fondarono il gruppo terroristico “Rivoluzione Chemnitz” con lo scopo di “superare lo stato di diritto democratico”. Lo ha annunciato l’ufficio del procuratore federale, che ha perquisito numerosi appartamenti in Sassonia e ha impegnato 100 agenti di polizia per inchiodare la cellula terroristica. Il gruppo stava pianificando un attacco il 3 ottobre, festa nazionale tedesca. Chemnitz era stata teatro di manifestazioni di estrema destra alla fine di agosto, dopo che un tedesco era stato ucciso da un migrante.

    Stranieri e oppositori politici, cioè “rappresentanti dei partiti tradizionali ed esponenti dello stabilimento” secondo i pubblici ministeri della procura di Karlsruhe, furono presi di mira dalla nostalgia sovversiva. I terroristi neri stavano già cercando di ottenere armi semi-automatiche.

    I sei provengono tutti da circoli neonazisti, skinhead e teppisti nell’area di Chemnitz. Entro l’11 settembre avrebbero fondato “Chemnitz Revolution”, sull’onda delle famose manifestazioni nella vecchia Karl-Marx-Stadt tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, che favorirono la saldatura tra l’estrema destra di la piazza, movimenti islamofobi come Pegida e Afd.

    Il trentunenne Christian K., una figura di spicco dell’estrema destra sassone, arrestato già il 14 settembre per “disturbo della pace pubblica”. La polizia lo aveva ammanettato dopo che alcuni stranieri avevano attaccato alcuni stranieri con bottiglie di vetro e guanti tattici insieme a cinque altri soci ai margini di una dimostrazione “Pro Chemnitz”.