GRECIA, OCCHI ALLE MOSSE DELLA BCE. TORNANO NEGATIVE BORSE EUROPA, MILANO LIMA A +0,41%

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    Le Borse europee, dopo un tentativo di recupero, tornano in territorio negativo con le uniche eccezioni di Madrid (+0,16%) e Milano (+0,41%) che comunque limano i rialzi della mattinata. A Piazza Affari restano ben comprati i bancari con Bpm (+2,27%), Bper (+2,15%) in testa. Corre poi Buzzi sulla promozione di Goldman Sachs. Sotto pressione la moda con Ferragamo (-2,2) e Tod’s (-1,79%). Tra gli altri listini Parigi e Francoforte cedono un quarto di punto mentre Londra perde lo 0,57%. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco oscilla intorno ai 160 punti base (159) dopo l’asta del Tesoro. Il tasso sul decennale è al 2,37%. Seduta in calo, anche se contenuto e con evidenti oscillazioni, sulle Borse in Europa sempre tenendo d’occhio la Grecia. Un’altalena che gli operatori prevedono continuerà anche nelle prossime sedute. Londra cede l’1,05%, Parigi l’1,33%, Francoforte l’1,26%, Milano torna in ribasso lasciando sul terreno lo 0,79 per cento. Secondo le banche d’affari le prospettive di crescita economica e sugli utili sono positive e gli investitori pronti a entrare sui mercati. Rimbalzano le borse in Asia guardando agli sviluppi della crisi del debito della Grecia. “Tutti gli occhi sono puntati sulla Bce che ha l’arma del suo programma di Qe il quale potrebbe stabilizzare le cose” commenta un gestore. Tokyo ha guadagnato lo 0,63%, Hong Kong l’1,43% e Sidney lo 0,67 per cento. La Borsa di Tokyo, all’indomani del tonfo (-2,88%) legato al rischio di default e di uscita della Grecia dall’Eurozona, trova un mini rimbalzo e termina a +0,63%. L’indice Nikkei recupera 125,78 punti, a quota 20.235,73 e sui massimi intraday. Gli investitori hanno mostrato una certa propensione all’acquisto sui listini azionari nipponici malgrado le pesanti perdite registrate in Europa e Usa. A New York i cali sono stati però inferiori alle attese, aiutando a riportare una certa fiducia sui mercati giapponesi. Euro in lieve calo all’avvio dei mercati. La moneta unica, che ieri era partita in forte ribasso salvo poi chiudere in rialzo, è scambiata a 1,1187 sul dollaro (-0,4%). Fra gli operatori c’è la convinzione che l’azione della Bce sarà in grado di contenere gli effetti derivanti dal peggioramento della situazione della Grecia.