HURGHADA – TERRORISTA ATTACCA 6 TURISTI UCRAINI IN UN RESORT UCCIDENDO 2 RAGAZZE

    Nonostante il gravissimo precedente avvenuto lo scorso anno su una spiaggia tunisina, quando un commando terrorista (giunto con una barca via mare), attaccò un resort uccidendo diversi turisti, oggi ad Hurghada, nota località turistica egiziana, è andata in scena ’la replica’. Fortunatamente però, il fatto che si trattasse di un solo terrorista (giunto a nuoto), ed armato di ’appena’ un coltello, ha ’contenuto’ i pur gravissimi danni provocati. L’uomo, a quanto pare poi arrestato dalle forze dell’ordine, sarebbe riuscito a confondersi fra i turisti e, una volta giunto nella hall della struttura alberghiera avrebbe sferrato l’attacco. A farne le spese sei turisti ucraini che cercavano un po’ di pace in questo suggestivo angolo del Mar Rosso: purtroppo per due ragazze non c’è stato nulla da fare. Nel frattempo, a scopo cautelativo, dopop il ripetersi dei ripetuti attacchi, in particolar modo condotti contro contro la comunità cristiana egiziana, sia al Cairo che in altre località del Paese (vedi Alessandria, Tanta, e Minya), e puntualmenti rivendicati dall’Is), alcune fonti interne al clero in Egitto, hanno comunicato all’agenzia di stampa Aki-AdnKronos International che in questo mese di luglio le chiese egiziane “sospenderanno le loro attività per motivi di sicurezza”. Fra tra le attività e le iniziative comprese dalla comunità ecclesiastica egiziana, anche “i viaggi, le conferenze ed i campi estivi” subiranno uno stop. “La sicurezza egiziana – hanno affermato – ci ha chiesto anche di non riunirci in gran numero davanti alle chiese dopo le preghiere”. Un brutto colpo soprattutto per la ricettività turistica alberghiera che in Egitto rappresenta la maggior fonte di guadagno. Oggi poi, dopo questo cruento – e tutto sommato ’facile’ – attacco ai sei turisti ucraini, la Penisola del Sinai rischia seriamente il tracollo. E’ questo probabilmente ciò che maggiormente desiderano i terroristi ma, come abbiamo visto, le forze dell’ordine locali non sembrano aver recepito con sufficiente serietà il pericolo incombente…
    M.