Il cast di Sanremo, tra volti nuovi e vecchi

    La lista è in realtà molto florida, un equipe del genere dalle parti di Sanremo non si era mai avuto traccia. A vedere i nomi sembra più la lista di un concerto del Primo Maggio più che quello del festival di Sanremo, almeno per come si è stampato durante questi anni nell’immaginario della musica nostrana. Con gli Ex Otago, Boomdabash, Daniele Silvestri, Motta, Zen Circus, Ghemon, Negrita, Achille Lauro, si completa una rigenerazione che nella precedente edizione di Sanremo era rimasto incompiuta. La sfida Claudio Baglioni l’aveva vinta portando sul palco dell’Ariston la tradizione e la bellezza della grande canzone italiana, i grandi ospiti, i duetti, dando vita ad uno spettacolo di alta qualità musicale, la debolezza delle canzoni in concorso. Questa volta la battaglia si trasla sul cast dei 24 che andranno in scena dal 5 al 9 febbraio. Rivolgiamoci anche a Patty Pravo che canta in duetto con Briga, a Nino D’Angelo che concorrerà insieme a Livio Cori, in una specie di dialogo tra generazioni, tra vecchi e nuovi linguaggi, e poi Bertè, Arisa, Paola Turci, Simone Cristicchi, Nek, Francesco Renga (con cui arriviamo a tre ex vincitori), nomi che non rappresentano certo una novità per il festival ma che possono dare un pizzico di qualità. Ultimo approda sulla cresta di una fama clamorosa dopo la conquista dell’anno scorso nella sezione giovani, Nigiotti, Irama e Federica Carta, che duetterà con Shade, provengono dai talent, ma tutto sommato a conti fatti è un cast di tutto rispetto, completato dagli immancabili, Anna Tatangelo e Il Volo. Per la prima volta in assoluto, da quel che si ricordi, l’equilibrio del cast pone a favore della peculiarità. Un piccolo rinovamento che ha posto in penobra la gara dei giovani che prendeva piede tra un annuncio e l’altro, così come da estrazione da bussolotto.