Il decreto sul Ponte di Genova non frena l’ira degli sfollati

    Residenti e commercianti chiedono certezze sul futuro, ed a quasi due mesi dal crollo del ponte Morandi: “Vogliamo risposte, non elemosina” dicono gli sfollati. Ed il ministro Toninelli ribatte: “Decreto sarà migliorato”. Ed il commissario ai Trasporti dell’Ue afferma: “Pronti a fare nostra parte”. Mentre l’Antitrust da il suo “ok” allo stop ad Autostrade. Quindi sarà opera pubblica che vedrà in prima fila lo Stato.
    La gente di Genova Chieda la riapertura delle strade della valle. Perché, dopo il crollo del ponte Morandi, la città è tagliata in due. “Siamo dentro un muro, siamo intrappolati”, denunciano abitanti e commercianti che oggi sono scesi in piazza a Genova al grido di “Liberate la Valpolcevera”: la vallata del quartiere di Certosa e della zona rossa del Morandi. “Vogliamo risposte, non elemosine”, ripetono. Intanto, mentre il sindaco Bucci – commissario per la ricostruzione – ha fatto sapere che oggi e domani è a Roma per chiedere “di modificare il decreto nel modo migliore possibile”. Il segretario dell’Antitrust, Filippo Arena, ha riferito in Parlamento che secondo l’Autorità l’esclusione di Autostrade dalla ricostruzione è giustificabile. Al contrario, l’estromissione delle altre società concessionarie “non trova adeguata giustificazione”.
    Anche Toninelli ha rassicurato gli sfollati: “Non contestate il decreto perché non è solo scritto col cuore ma anche con una tecnica giuridica cosi elevata che permetterà al commissario Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi”. Immediata la risposta del governatore Toti, che spera che il decreto “sia scritto anche col cervello. Ci auguriamo tutti che il decreto sia a prova di ricorsi ma lo verificheremo purtroppo sulla nostra pelle tra pochissimo”.
    In mattinata, gli sfollati hanno incontrato Toninelli, al quale hanno chiesto di “non raccontare bugie”. “Il ministro si è detto disponibile a intervenire pesantemente per modificare il decreto sia nella parte legislativa-normativa sia in quella degli indennizzi. Lo verificheremo, oggi noi non applaudiamo nessuno”, ha detto Franco Ravera, referente degli sfollati. “Il ministro si è anche impegnato – ha aggiunto – a incontrarci nuovamente la prossima settimana per aggiornarci e speriamo in quell’occasione di vedere i primi risultati”. I manifestanti hanno poi consegnato al ministro Toninelli “un plastico della Valpolcevera: un muro, noi siamo dietro un muro!”, hanno detto gli organizzatori.
    Il governo è al lavoro anche per chiedere l’accesso ai fondi europei per la ricostruzione. E dall’Europa, a sostegno dei genovesi, sono arrivate anche le parole del Commissario Ue ai Trasporti, Violeta Bulc: “L’Europa – ha detto – è pronta a fare la propria parte per aiutare Genova e la Regione con l’obiettivo di ridare il futuro a questo territorio”.
    Il commissario Bucci si è detto soddisfatto dell’incontro con Bulc: “Ho ricevuto ottime rassicurazioni”. “Gli sfollati sono la nostra priorità numero uno”, ha sottolineato però il sindaco al termine dell’incontro. “Il nostro obiettivo è farli tornare nelle loro case al più presto per recuperare i loro oggetti personali, ma la nostra attenzione è per tutta la Valpolcevera”.