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Il vaccino tedesco CureVac non supera tutti i test: l’Italia ne aveva pre-ozpionate ‘al buio’ 30,2 mln di dosi

Era un farmaco sul quale l’Europa puntava moltissimo, basti pensare che, soltanto l’Italia – al ‘buio’ – ne aveva già pre-opzionate qualcosa come 30,2 milioni di dosi.

Oggi però una ‘prima doccia gelata’, la stessa azienda, CureVac, attraverso una nota ha reso noto che al momento il suo vaccino “ha dimostrato un’efficacia del 47% contro la malattia Covid-19 di qualsiasi gravità e non ha soddisfatto i criteri di successo statistici prestabiliti”.

Questo, spiegano i tecnici tedeschi, quanto emerso dall’analisi ad interim condotta nell’ambito dello studio internazionale di fase 2b/3, che ha interessato circa 40mila persone (studio Herald).

Vaccino CureVac: nulla è ancora perso, un profilo di sicurezza è stato registrato…

Come rivela il cosiddetto ‘Data Safety Monitoring Board’ riferito dalla stessa azienda, nell’ambito delle analisi sono state anche  valutate le qualità del vaccino rispetto a 13 delle varianti circolanti all’interno del sottoinsieme di popolazione preso in esame. Nello specifico, nel corso dell’analisi ad interim sono stati valutati 134 casi di Covid-19 ebbene, 124 di questi sono stati poi sequenziati per identificare la variante che ha causato l’infezione. Ne è risultato che un solo caso era in qualche modo attribuibile al virus Sars-CoV-2 originale mentre, oltre la metà dei casi (57%) è stata causata da varianti preoccupanti (Voc).

Intendiamoci, nulla è ancora perso, in quanto un profilo di sicurezza favorevole relativo a questo vaccino, il CVnCoV, è comunque risultato.

Il Ceo dell’azienda CureVac: “Speravamo in un risultato intermedio più forte”

In realtà, premesso che lo studio proseguirà fino all’analisi finale (e ciascun dato registrato sarà poi esaminato in prospettiva al percorso normativo più appropriato, attraverso il suo Ceo, Franz-Werner Haas, da CureVac spiega che “Speravamo in un risultato intermedio più forte. Riconosciamo che dimostrare un’elevata efficacia in questa ampia e senza precedenti diversità di varianti è una sfida. Mentre procediamo verso l’analisi finale con un minimo di 80 casi aggiuntivi, l’efficacia complessiva del vaccino potrebbe cambiare”.

La Commissione Ue: “I dati sull’efficacia del CVnCoV sono ancora preliminari, non definitivi”

Dunque, ha commentato Dana Spinant, viceportavoce capo della Commissione Europe, “Le informazioni disponibili sul grado di efficacia del vaccino anti-Covid di CureVac che abbiamo, sembrano basate su risultati preliminari e non definitivi. E’ importante avere dati definitivi e completi sull’efficacia prima di prendere decisioni e procedere nelle discussioni con la compagnia”.

Commissione Ue: “Starà poi all’Ema, alla quale ci affidiamo, a prendere una decisione”

Del resto, ha poi aggiunto il portavoce, Stefan de Keersmaecker: “Su questa questione non sta a noi commentare. La sicurezza e l’efficacia dei vaccini sono competenza dell’Ema, sul cui lavoro ci affidiamo. Abbiamo un contratto con la compagnia, ma serve un’autorizzazione alla commercializzazione. Seguiamo la vicenda nello steering board”.

Max