Internet, una questione di punti di vista – di Martina Ferma

    Il nuovo millennio e` conosciuto da tutti come l’era digitale e ha creato la “generazione digitale”, cioe` gli adolescenti sviluppano negli anni una buona conoscenza di internet e del computer. Ma, quasi con sorpresa, l’Istat ha divulgato una statistica sull’uso della rete in Italia. Rispetto agli altri paesi europei, si trova al terz’ultimo posto, segnalando l’84 per cento di cittadini tra i 14 e i 24 anni e il 56 per cento per quelli tra i 14 e i 74 anni, quasi come la Grecia. Tra gli over settantacinquenni si registra il 93,4 per cento, e piu` del 50 per cento appartiene alla categoria dei giovanissimi, cioe` la fascia dai 6 ai 10 anni.

    Tra i vari motivi del non utilizzo, con differenziazioni tra il nord e il sud della penisola, c’e` chi dice di non saperlo usare affatto, chi non lo trova utile o chi noi dispone degli strumenti necessari per utilizzare il web. Altri si lamentano dei costi per la connessioni e altri ancora guardano la rete come un luogo in cui la privacy non e` tutelata. Per i giovanissimi, nella maggior parte dei casi vige il divieto dei genitori di navigare su internet. Svariati invece sono i modi di utilizzarlo. Molte famiglie dispongono di una connessione a banda larga, come l’ADSL, ma sono in aumento coloro che usano la connessione di telefonia mobile.

    Tuttavia cio` non porta il nostro paese ai livelli della Scandinavia o di Lussemburgo, e ci sarebbe da chiedersi cosa causa questo grande ritardo, visto che l’uso della tecnologia al giorno d’oggi e` molto diffuso e la maggior parte delle persone ne fa un uso a volte smodato.