ITALICUM:ALLA CAMERA STASERA VOTO FINALE. OPPOSIZIONI NON PARTECIPANO AL VOTO.

     

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    L’Aula della Camera riprende l’esame della legge elettorale. Sono 65 gli ordini del giorno al testo, su cui la scorsa settimana il governo ha incassato tre fiducie, che dovranno essere illustrati e votati dall’Assemblea. Il voto finale e definitivo sull’Italicum è previsto per oggi. Sarà a scrutinio segreto. Forza Italia e le altre opposizioni non parteciperanno al voto sull’Italicum, ha reso noto Renato Brunetta al termine dell’assemblea del gruppo di Fi che ha deciso appunto di “non partecipare a questa infausta giornata per la democrazia italiana e per la democrazia parlamentare”. FI ha quindi formalizzato la richiesta di scrutinio segreto. Secondo le stesse fonti le opposizioni a questo punto potrebbero uscire dall’Aula al momento della votazione.  Brunetta ha definito questa giornata “una violenza che Renzi e il suo governo, la sua maggioranza infliggono al Parlamento e all’intero paese”. “Si approvano, tentano di approvare, una riforma elettorale senza partecipazione alcuna da parte del resto del Parlamento. Lo fanno con colpi di maggioranza tra l’altro dichiarata incostituzionale dalla corte. Ricordiamo i 130 deputati del Pd dichiarati incostituzionali dalla sentenza della Corte di un anno e mezzo fa. Lo fanno grazie ai voti di fiducia, che hanno imposto la cancellazione di tutti gli emendamenti, insomma una violenza continua al Parlamento e alle regole del gioco della democrazia. Per questo noi non parteciperemo a questa giornata che consideriamo infausta e lasciamo al Partito democratico tutte le sue contraddizione, di chi è a favore, di chi è contro, di chi si astiene, di chi partecipa, di chi non partecipa”. “Vorremmo che fosse chiaro al Paese che Renzi non ha la maggioranza né del Parlamento né del Paese e neanche del suo partito. Proprio per questo assieme alle altre opposizioni non parteciperemo al voto finale e diremo con grande chiarezza la nostra contrarietà e la nostra opposizione. La battaglia non è finita qui, il presidente della Repubblica dovrà meditare, come dovrà meditare la Corte costituzionale e dovrà meditare anche l’intero corpo elettorale, perché è nostra intenzione chiedere un referendum abrogativo semmai questa legge dovesse essere approvata. Non saranno né giorni né settimane né mesi facili per Renzi e il suo governo di prevaricatori”, conclude.