Laser non invasivo per curare cellule cancerogene

    È prevista solo un piccolo taglio con il laser di due millimetri prima e un punto di sutura poi, un giorno di degenza, ma aiuta e non poco la vita dei soggetti affetti da un tumore o con metastasi al cervello di piccole e medie grandezze che non sono semplici da scovare con la chirurgia tradizionale. Questo è il funzionamento del laser mininvasivo sperimentato nei mesi addietro dal team dell’Istituto Neurologico Besta di Milano, coordinato da Francesco DiMeco, direttore del dipartimento di Neurochirurgia della struttura milanese. «In pratica – evidenzia DiMeco, che si è occupato dei  primi due pazienti in Europa – questa tecnica si avvale dell’utilizzo di una piccola sonda dotata di una fibra ottica, posizionata con precisione millimetrica, grazie a tecniche avanzate di imaging computerizzata, che eroga energia laser nell’area del cervello da trattare con estrema precisione. 

    Laser mininvasivo per curare cellule cancerogene: taglio di due millimetri e un punto di sutura

    Quando la luce laser viene rilasciata nel tessuto, la temperatura dell’area bersaglio inizia ad aumentare, distruggendo solo il tessuto tumorale. La nuova procedura richiede un’incisione di soli due millimetri sul cuoio capelluto, prevede un unico punto di sutura e pochi minuti per la sua attuazione e riduce sensibilmente i giorni di degenza (dai 4-5 previsti dalla neurochirurgia tradizionale a uno). E diminuisce anche l’utilizzo prolungato della terapia cortisonica, l’insorgenza di recidive e i costi per il Sistema sanitario». Da molti anni uno dei metodi chirurgici per cancellare i segnali di alcuni tumori consiste nell’adoperare fasci di onde per «bruciare» le cellule cancerose. Alla termoterapia interstiziale laser, così si chiama questo nuovo metodo curativo, è ora stata sottoposta una donna di 38 anni con tumore al seno e metastasi parietale anteriore in avanzamento, nonostante un primo trattamento di radiochirurgia. «È stato un intervento poco invasivo – ha detto la paziente -. Mi è stata fatta l’anestesia generale, ma al risveglio ero cosciente e muovevo gambe, braccia e mani liberamente.