Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Lazio in arancione? D’Amato: “Il rischio c’è, vediamo le prossime settimane. Urge...

Lazio in arancione? D’Amato: “Il rischio c’è, vediamo le prossime settimane. Urge semplificare alla vita per vaccinati con tre dosi”

Al momento non possiamo escludere l’eventualità di cambio colore, le prossime settimane saranno decisive“. In generale, guardando all’onda dei contagi nel Paese, “notiamo dei segnali di rallentamento che devono essere consolidati nelle prossime settimane e stanno aumentando coloro che hanno fatto la dose di richiamo”.

Così nel corso del quotidiano Briefing con la stampa, l’assessore regionale alla Salute, Alessio D’amato (nella foto), che ha poi aggiunto: “Penso si possa escludere che da lunedì il Lazio passi in zona arancione ma il rischio c’è nelle prossime settimane”.

D’Amato: “Avremo dei vaccini aggiornati, e delle cure, dovremo abituarci a convivere perché il virus non sparirà improvvisamente”

In tutto questo, ha spiegato D’Amato, ”L’effetto della campagna di vaccinazione è molto importante. Sono fiducioso, credo che presto andremo verso un calo dei casi quotidiani e si aprirà uno scenario molto diverso, di convivenza con il virus. Avremo dei vaccini aggiornati, avremo delle cure e dovremmo abituarci a convivere perché il virus non sparirà ‘all’ora X’ ma ci accompagnerà in una lunga fase“.

D’Amato: “Ad un virologo bisogna chiedere le cose che riguardano la sua professione, senno poi diventano tuttologi”

A chi gli domanda se non alla lunga non sia controproducente questa sovraesposizione mediatica di esperti e virologi, l’assessore regionale laziale commenta che “La scienza è libera come la stampa. E’ chiaro che ad un virologo bisogna chiedere le cose che riguardano la sua professione, se poi entrano su tanti campi diventano tuttologi e non virologi e questo è un rischio che non vorrei correre“.

D’Amato: “Terza dose del vaccino, noi regioni abbiamo chiesto a Speranza, che incontreremo, di semplificare loro la vita”

Riguardo il rapporto fra le regioni ed il ministero della Salute, per ‘facilitare’ la vita a chi ha fatto la terza dose, D’Amato rivela che ’’L’incontro con il ministro Speranza ci sarà in settimana, questo è l’impegno del ministro. E’ stato mandato un documento all’attenzione del governo fatto dalle Regioni che tende a una semplificazione, ovvero semplificare la vita a chi ha fatto la terza dose di vaccino”.

D’Amato: Entriamo in una fase diversa, di convivenza con il virus e dobbiamo semplificare i meccanismi che la regolano”

Certo, commenta poi amaramente l’assessore del Lazio, “Al momento da parte del governo non c’è ancora nessuna risposta alla richiesta di semplificazione delle procedure attuali, e non è un bel segnale perché le Regioni che sono il vero argine e che sono al fronte nella battaglia del Covid hanno a che fare con queste procedure, se l’insieme delle Regioni italiane pone con forza questo tema all’attenzione è perché è un elemento importane nella vita dei cittadini”. Dunque, rimarca D’Amato: “Faccio un appello per la semplificazione, entro la metà di febbraio completeremo la gran parte di chi ha fatto le seconde dosi con la dose booster, per cui nel Lazio arriveremo a 4 milioni di dosi di richiamo entro il 15 febbraio. Entriamo in una fase diversa, di convivenza con il virus e dobbiamo semplificare anche i meccanismi che regolano questa convivenza”.

D’Amato, Dad e  scuola: “Al momento le assenze riscontrate sono lo stesso numero di quelle dettate dall’influenza negli anni ante-virus”

Un altro tema che, specie nei giorni passati è stato al centro di aspre polemiche, la scuola che, ha tenuto a ribadire D’Amato, ”La popolazione scolastica nella regione è 800mila unità, per cui 25mila ragazzi in Dad – come affermato dall’Associazione nazionale dei presidi -è un numero importane ma in percentuale modesto e paragonabile alle influenze che avevamo 3 anni fa senza il Covid e che anche allora di questo periodo producevano delle assenze in classe”. Per il resto, ha poi concluso l’assessore, ”Si deve correre con le vaccinazioni – ha aggiunto – ecco perché nel Lazio abbiamo fatto un open day per gli adolescenti e lo riproponiamo anche questa domenica facendolo su prenotazione, che sono aperte. E’ la fascia 12-17 anni che è interessata all’attività formativa scolastica. Più di tante polemica dobbiamo correre con i vaccini“.

D’Amato: ”Abbiamo approvato una delibera importante che recependo il Cura Italia apre anche ai medici stranieri nei concorsi”

Riguardo invece la situazione sanitaria, e l’evidente precarietà in tale ambito, l’assessore alla Salute informa che ”Oggi in giunta regionale abbiamo approvato una delibera importante che recependo il Cura Italia apre anche ai medici stranieri nei concorsi, personale medico extra Ue iscritto all’Ordine dei medici italiano e nel nostro Paese almeno da 5 anni, professionisti che già operano nel nostro Paese. Era una richiesta che arrivava dalle associazioni, una stima è che potrebbero essere diverse migliaia, poi vedremo se aderiranno“.

D’Amato: “Oggi se fossero tutti vaccinati la pressione sul Servizio sanitario sarebbe completamente diversa…”

Purtroppo, ammette, ”Oggi l’affaticamento e la pressione sulle strutturare sanitarie è legata prevalentemente a casi di soggetti non vaccinati o che non hanno completato il ciclo. Ovvero i due terzi di coloro che sono in terapia intensiva sono non vaccinati; circa il 60% di coloro che stanno in area medica sono non vaccinati, Dico questo perché se fossero tutti vaccinati la pressione sul Servizio sanitario sarebbe completamente diversa. Noi abbiamo in questa emergenza Covid inserito oltre 6.000 unità di personale tra medici e infermieri”.

D’Amato: “Il bollettino quotidiano relativo alla pandemia mi appassiona fino a un certo punto…”

Fra i vari temi all’esame del governo, l’intenzione di abolire il bollettino quotidiano relativo ai numeri della pandemia, un inter che lui continua puntualmente a replicare da 3 anni a questa parte:  Il tema del bollettino quotidiano mi appassiona fino a un certo punto, i dati che vengono forniti sono ampiamente esaustivi, si tratta poi di interpretarli’‘.

D’Amato: “No Vax? C’è uno zoccolo duro, anche negli hub vaccinali vediamo situazioni di aggressioni e di ostruzionismo

Altro tema caldo, quello dei no vax, che contribuisce ad una sorta di radicalizzazione delle proteste: ”Adesso c’è uno zoccolo duro, anche negli hub vaccinali vediamo situazioni di aggressioni e di ostruzionismo alla vaccinazione”.

Max