Macron Xi Jinping Europa: equilibri in gioco

    Macron Xi Jinping Europa: equilibri in gioco: prosegue il viaggio dei summit del presidente della Cina con l’incontro all’Eliseo. E Macron si rivolge direttamente a Xi Jinping: «Rispetto per l’unità europea». Sono ore delicate, quelle di decisioni importanti che potrebbero portare conseguenze d’ampio raggio, prima di tutto economiche e non sole, quelle che stanno accompagnando il leader cinese Xi Jinping in Europa. Il tour dei summit del numero uno del grande paese asiatico continua con gli incontri con Macron ed è proprio nel corso del meeting che il numero uno francese Macron appunto, con ferma pacatezza, ha invitato la Cina a  non trattare con i singoli Paesi per la Via della seta. Merkel e Juncker, tra l’altro, sono abbastanza allineati con Macron sul tema: deve esserci una reciprocità di accesso ai rispettivi mercati, hanno fatto intendere.

    Macron Xi Jinping Europa: equilibri in gioco. Il leader francese conferma le proprie idee su mercati e Europa 

     
    “Nessuno di noi è ingenuo. Noi rispettiamo la Cina, vogliamo dialogo e cooperazione, ma chiediamo di rispettare l’unità dell’Unione europea e i suoi valori». Nel corso dell’incontro con la stampa dopo il summit a quattro tra Francia-Germania-Ue-Cina, il presidente francese Emmanuel Macron ha sganciato un messaggio chiaro nei confronti dei cinesi: va benissimo la collaborazione, ma il governo di Pechino dovrà mettere da parte le velleità la operare in funzione di negoziazioni ed  accordi individuali con i singoli Paesi europei, come ha fatto proprio con l’Italia. Questo è il piano Macron che in tal senso ha invitato Xi a «rispettare l’unità dell’Unione europea».
    Durante gli incontri di Stato col presidente cinese Xi Jinping Macron ha fatto riferimento a quel «multilateralismo forte», che va intesa un po’ come una alternativa  commerciale alle logiche del presidente americano Trump. In tal senso il triumvirato Macron, Merkel e Juncker ha lavorato ai fianchi la Cina nell’ottica di provare a tracciare le linee guida per un accordo politico di partenza con lo stesso Xi Jinping che possa, eventualmente in futuro, portare al compimento una versione nuova e moderna della Via della seta.
    Ma il business è business come dicono in Usa: ed è per questo che si è parlato anche della commessa da 30 miliardi di euro per i 300 Airbus destinati a tredici compagnie aeree cinesi. La francese Edf ha chiuso con la cinese CEIC un accordo per la realizzazione, poi, in Cina, di un parco eolico, mentre intanto BNP Paribas e China Investment Corporation hanno messo in piedi il piano per un fondo di cooperazione per gli investimenti settoriali pari a un miliardo, mentre la compagnia marittima CMA-CGM e China State Shipbulding Corporation hanno in cantiere la costruzione di 10 navi.