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Marte scoperta incredibile sul pianeta rosso: ecco quale e cosa ci aspetta da qui al futuro

In questi giorni in cui lo spazio, coi suoi misteri, attira sempre più curiosità, la nuova ondata di notizie relative a Marte si interseca in un discorso di grande rilevanza globale. Di cosa si tratta?

Sono, questi, i giorni della Luna ma non solo. Con l’arrivo del 50° anniversario dell’allunaggio del 1969 con l’Apollo 11 con cui Armostrong, Aldrin e Collins arrivarono sul nostro satellite e, inoltre, le conturbanti e controverse notizie sui due asteroidi (e in particolare il gigantesco Apophis) che sono in dirittura di arrivo sulla terra a scadenze già studiate, l’universo e lo spazio attirano grandi interessi.

Quanto a Marte, che cosa sta succedendo? Quali sono le grandi novità? E’ presto detto.

Marte scoperta incredibile sul pianeta rosso: esplorazioni, novità, rivelazioni e misteri risolti. Ecco quali

Se la speranza che ci sia “qualcosa lì fuori” come piaceva dire al Fox Mulder di X-Files sta tornando in auge tanto da spingere un folto numero di appassionati ad aderire ad un progetto facebook relativo all’invasione pubblica dell’Area 51, arrivando al numero superiore al milione di adesioni tanto da far preoccupare il Pentagono e interessare perfino i vip, Marte resta il pianeta tecnicamente più interessante per ovvi motivi.

Vicinanza e accessibilità, soprattutto. Inoltre, ora, arrivano su Marte incredibili novità. Quali?

Si parla di imminenti e future esplorazioni marziane che sarebbero già in grado di confermare alcune teorie un tempo considerate folli, mentre una equipe di scienziati ha trovato la risposta ad un misterioso aspetto su Marte su cui molti non credevano.

Il programma spaziale per Marte è fissato per il 2020: l’auspicio è trovare vita sul pianeta rosso o, comunque, condizioni per renderlo possibile. Anche se non ci sono certezze, nel merito, c’è però una scoperta recente che potrebbe confermare questa concreta possibilità. Quale?

Sappiamo già che Marte ha ospitato forme di vita batteriche: procarioti, esseri viventi ancestrali che anche sulla Terra sono stati tra i primi ‘abitanti’. Grazie a loro si è sviluppata la vita come la concepiamo oggi.

Ma adesso gli scienziati sono sempre più persuasi a livello scientifico di trovare tracce di gas metano, come quelle già trovate sul pianeta, tali da poter far proliferare la vita.

Un gruppo di ricercatori della Aarhus University studiato l’evoluzione del pianeta per capire le cause che portano alla scomparsa del metano dall’atmosfera di Marte e la sua ricomparsa.

Stando a quanto emerge, il metano sbucherebbe dal metabolismo dei batteri, derivando dunque anche adesso da forme di vita esistenti.

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Icarus, vede i ricercatori della Aarhus University proporre la teoria per cui il processo di proliferazione e scomparsa del metano, condizione portante per la diffusione della vita, potrebbe essere dovuto da un fenomeno chiamato “saltation”.

In buona sostanza, il vento forte del pianeta produce una erosione che genererebbe la ionizzazione del metano in composti come il metile (CH3), il metilene (CH2) e il carbyne (CH).

Usando minerali simili sulla Terra a quelli presenti sul pianeta rosso, il gruppo di scienziati ha stabilito che questo meccanismo spiegherebbe non solo la diffusione ma anche la dispersione del metano nella atmosfera di Marte.

Tuttavia, la presenza di questi composti chimici significa ciò che tutti vogliono sentire: ovvero che ci sono poche ma concrete possibilità che la vita possa esistere sulla superficie marziana, e che, magari tramite processi di produzione e preservazione, la vita possa proliferare.

Bisognerà attendere almeno il 2020 per iniziare ad avere risposte. Marte, però, è lì: e ci aspetta. Per capire se può essere o meno alla portata dei nostri respiri.