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Minneapolis, il Consiglio comunale sostiene lo scioglimento del dipartimento di polizia

Minneapolis, il Consiglio comunale ha sostenuto lo scioglimento del dipartimento di polizia

Nel tredicesimo giorno di proteste per la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso a Minneapolis durante un fermo di polizia, la maggioranza del Consiglio comunale della città ha sostenuto lo scioglimento del dipartimento di polizia. Una decisione politicamente e socialmente forte, presa poco dopo l’avvio di un’indagine sui diritti civili da parte dello stato Minnesota.

“È chiaro che il nostro sistema di polizia – ha detto Lisa Bender, la presidente del Consiglio comunale – non mantiene la nostra comunità al sicuro. I nostri sforzi di riforma incrementali sono falliti, punto”.

Nove membri (su dodici) del Consiglio comunale hanno partecipato ieri, domenica 7 giugno, a un raduno organizzato dagli attivisti e promesso di modificare il sistema di polizia esistente, mettendo fine “alle attività di polizia così come le conosciamo” e ricreando “sistemi che ci tengano effettivamente al sicuro”, ha proseguito Lisa Bender.

Consiglio comunale smantella il dipartimento di polizia: i precedenti

Come riportato dall’Associated Press, nota agenzia di stampa statunitense, lo smantellamento di un intero dipartimento di polizia è già avvenuto in passato: nel 2012 a Camden, in New Jersey, e nel 2000 a Compton, California. In particolare, a Camden, la città sciolse il suo dipartimento di polizia a causa della crescente criminalità e lo sostituì con una nuova forza.

In ogni caso, lo scioglimento del dipartimento non sarà certo un evento che avverrà nei prossimi giorni. Bisognerà aspettare l’esito dell’indagine sui diritti civili dello stato.

Minneapolis, le parole del sindaco

L’ipotesi dell scioglimento del dipartimento di polizia non convince il sindaco democratico di Minneapolis, Jacob Frey. Sabato 7 giugno alcuni attivisti per lo smantellamento del dipartimento hanno manifestato fuori casa del sindaco. Frey è uscito per parlare con loro, affrontando “le sue responsabilità e il suo fallimento”. Ma, tra i fischi, ha sostenuto che non sostiene la completa abolizione della polizia.

Un’idea contestata nei giorni scorsi anche dal sindacato degli ufficiali della polizia di Los Angeles, che ritiene i tagli al loro bilancio “il modo più veloce per rendere i nostri quartieri più pericolosi”. Dunque “la cosa più irresponsabile che si possa proporre”, prosegue la dichiarazione del consiglio di amministrazione del sindacato, soprattutto in un periodo di “crimini violenti e di pandemia globale”.

Mario Bonito