MOBILITÀ SOSTENIBILE, BICIROMA: ADIBIRE TRENI A TRASPORTO BICI

     
     
    “Vogliamo oggi segnalare il primitivo servizio di trasporto bici sui treni. Un servizio praticamente inesistente per il quale si paga un supplemento che praticamente non da diritto a nulla. Per i gruppi ciclistici è poi necessario chiedere, con almeno 6 giorni di anticipo, il permesso per salire sul treno mediante comunicazione alle strutture di Trenitalia. Comunicazione che una volta recepita ed approvata, non dà alcuna certezza, e che blocca a 20 il numero massimo di bici per convoglio”. Così in una nota l’associazione BiciRoma.
    “Oggi la domanda di trasporto da parte di ciclisti singoli o in gruppo è in forte ascesa ma il servizio dato in cambio è praticamente pari a zero – dice l’associazione – Non esistono carrozze dedicate, ma si debbono sfruttare gli spazi di quelle normali; spazi consistenti nelle aree dinanzi alle porte di accesso che messe le bici rendono difficile il passaggio agli altri utenti, arrecando anche un danno di immagine ai virtuosi utenti delle due ruote che risultano essere considerati un fastidio ed anche un pericolo con le loro bici che impediscono il normale transito o lo rendono difficoltoso. Siamo praticamente indietro di decenni rispetto ad altri Paesi Europei dove il trasporto bici è incentivato da tempo con carrozze predisposte che lasciano ampi spazi ai ciclisti che così non intralciano gli altri viaggiatori che li guardano con simpatia e li considerano semplicemente loro pari.Oggi siamo in una situazione di forte discriminazione rispetto agli altri cittadini europei. Nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile lanciamo un appello al Presidente Zingaretti, per quanto di sua competenza, per cambiare la situazione del trasporto su ferro, attuale simbolo di arretratezza e mancanza di cultura della mobilità sostenibile, alla pari delle mancate infrastrutture viarie ciclabili che lamentano la nostra città e la nostra Regione. Oggi l’incremento della domanda di trasporto bici, conseguenza della crescita delle persone che usano la bici come mezzo di trasporto, significa uno sviluppo del principale attore della mobilità sostenibile ma anche lo sviluppo del cicloturismo da cui può derivare un indotto economico per territori poco conosciuti che chi amministra dovrebbe assecondare. Ci auguriamo che al più presto le ferrovie regionali di propria sponte, o magari su specifica richiesta dell’amministrazione, dotino i convogli di carrozze adibite al trasporto bici. Quanto meno nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile ci piacerebbe sapere, dai nostri amministratori, da quando ci adegueremo nei fatti alla mobilità sostenibile europea senza rincorrere solo le celebrazioni che ai cittadini servono a poco”.