Napoli, crollo tattico contro Giampaolo

    Improvviso passo falso e caduta inattesa del Napoli di Carlo Ancelotti che, dopo aver vinto in rimonta le prima due complicatissime partite della stagione di Serie A appena iniziata, rispettivamente contro Lazio e Milan, e in tutti e due i casi dopo un inizio choc, non si è ripetuto ed è caduto per ben 3-0 sotto i colpi di una Sampdoria coriacea, ben messa in campo, opportunista e volitiva.
    Nel Napoli non sembrano continuare a funzionare alcuni equilibri di base che già nelle precedenti uscite, e ancor prima in pre campionato, erano emersi. Il terzo turno ha rivisto nei partenopei ripresentarsi lo stesso problema di partenza, ovvero sia una inattesa penetrabilità difensiva: al terzo tentativo, così, al Napoli non è riuscito il tentativo di ribaltarla. Se contro Lazio e Milan, pur andando sotto nel punteggio, i ragazzi di Ancelotti l’avevano ripresa e portata in proprio favore, a Marassi no. Colpiti da un rinvigorito e rigenerato Defrel e da un super gol di Fabio Quagliarella che, di tacco, ha realizzato una vera prodezza da copertina e forse uno dei tre o quattro gol più belli della sua pur già luminosa carriera (autore, Quagliarella, di diverse realizzazioni di classe in questi anni, ancora una volta non ha esultato contro la sua ex squadra, nonché club del cuore), gli azzurri sono crollati a Genova di fronte ad una Sampdoria che Giampaolo ha cucito intorno a concetti di grinta e fisicità abbinati a palleggio e ottima copertura degli spazi.
    Adesso spetta al tecnico ex Real, Bayern, Psg e Juve (tra le altre) rimettere a posto i cocci di una situazione tattica che resta comunque controversa: perso Giorginho, il Napoli non sembra avere metronomi attualmente all’altezza né nel capitano Hamsik, né Diawara rispetto agli equilibri passati. La rotazione in attacco e in alcune figure chiare sembra aver fatto vacillare dettami tattici, specie in difesa, che sembravano perfetti con Sarri. Se, indubbiamente, un maestro come Ancelotti, saprà trovare presto il bandolo della matassa e riportare subito in pista la fuoriserie azzurra, restano però nell’immediato di una sosta da analizzare alcuni aspetti più brucianti nel breve, come il caos portiere, ruolo chiave da cui proprio moltissime dinamiche difensive dipendono.