NEL 2050 NEL NOSTRO PAESE CONTEREMO 74 ULTRA 65ENNI OGNI 100 ATTIVI, L’OCSE LANCIA L’ALLARME: STIAMO INVECCHIANDO

    Un interessante report presentato oggi dall’Ocse sottolinea che, oltre che ad aumentare le disuguaglianze, l’invecchiamento della popolazione peserà enormemente sulle giovani generazioni: nel 2050, infatti ci saranno 53 over 65 anni per ogni 100 attivi, contro i 28 nel 2015, ed i 20 del 1980. In tal contesto, per quel che riguarda l’Italia, il report evidenzia che nell’area dell’Ocse siamo già uno dei Paesi con più anziani, tuttavia, nel 2050 diverremo il terzo Paese in assoluto con più anziani nel mondo, dopo Giappone e Spagna. Un report che se poi letto anche in tema di occupazione, indica che nel nostro Paese i lavoratori più anziani (quelli fra i 55 e i 64 anni), lavorano e guadagnano molto più dei giovani. Il rapporto sottolinea inoltre che in Italia il tasso di occupazione dei lavoratori anziani fra il 2000 e il 2016 è aumentato di 23 punti percentuali mentre, di contro, la quota di giovani con una occupazione è scesa di 11 punti. Chissà cosa accadrà quindi in termini previdenziali, sapendo che nell’area faremo la differenza, in virtù di una proporzione che ci vedrà contare 74 ultra 65enni ogni 100 attivi (rivolto a persone di un età compresa tra i 20 e i 64 anni). Attualmente sono 38. Solo il Giappone (78 per 100) e la Spagna (76 per 100) precederanno il Belpaese.
    M.