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Nella Giornata Mondiale dell’Acqua l’Assemblea capitolina ha approva la mozione per sua adesione ufficiale

Oggi come ogni anno si celebra la giornata mondiale dell’acqua istituita nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e prevista nell’Agenda 21 con l’obiettivo di ridurne lo spreco e sensibilizzare ad assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

Presentata dai Consiglieri Nando Bonessio e Alessandro Luparelli del Coordinamento Verdi-Sinistra e dal Presidente della Commissione Ambiente Giammarco Palmieri del Gruppo PD, ieri l’Assemblea Capitolina ha approvato la mozione con cui si invita Roma Capitale a aderire al “World Water Development Report” (Rapporto sullo Sviluppo delle Risorse Idriche Mondiali) allo scopo di fornire alle Istituzioni strumenti per formulare e implementare politiche idrologiche sostenibili.

La mozione chiede, inoltre, all’Amministrazione Capitolina di promuovere la partecipazione attiva all’iniziativa “AQUAE! World Water Day 2023 – La Terra ha sete di azioni concrete” rivolta alle Istituzioni, agli Enti di Ricerca, ma anche a tutti i cittadini e, soprattutto, ai ragazzi delle scuole italiane. Si propone, inoltre, di istituire quattro giornate volte a sensibilizzare la collettività alla tutela dell’acqua come risorsa, diritto universale, bene comune e a compiere azioni virtuose finalizzate ad un suo uso più responsabile.

Con questo atto politico l’Assemblea Capitolina vuole ribadire la volontà già espressa dagli italiani in occasione del referendum del 2011 di tornare a una gestione pubblica dell’acqua impedendo che venga considerata merce dal valore puramente commerciale. In linea con l’articolo 12 bis dello Statuto di Roma Capitale che riconosce l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status di bene comune pubblico, questo documento tiene conto anche del progetto “Acqua del Sindaco” contenuto nella proposta di deliberazione di iniziativa consiliare dello scorso 3 novembre che invita al consumo di acqua potabile dell’acquedotto locale all’interno degli uffici di Roma Capitale.

L’auspicio, inoltre, è di definire con l’azienda Acea Ato2, che si occupa del servizio idrico integrato in 97 comuni dell’area del Lazio, una gestione pianificata e sistematica della risorsa acqua contemplando tutte quelle azioni volte a ridurre gli sprechi e le perdite delle reti idriche: nel Lazio circa il 40% dell’acqua viene dispersa a causa di acquedotti e reti di distribuzione ammalorate e vetuste.

Così in una nota i consiglieri capitolini del Coordinamento Verdi-Sinistra Nando Bonessio e Alessandro Luparelli, e il consigliere PD Giamma

Max