NIENTE ABOLIZIONE DEI VITALIZI, INSORGONO I GRILLINI. RICHETTI: E’ STATA LA CAMERA NON IL PD

    “E’ vergognoso dichiarare inammissibile l’abolizione dei vitalizi e il taglio delle indennità. La verità è che la maggioranza, in Parlamento, ha voluto definitivamente affossarne l’abolizione. Il Pd e i vecchi partiti non vogliono rinunciare ai privilegi. Renzi, Richetti e compagnia bella sono dei bugiardi”. E’ la reazione dei deputati grillini della commissione Affari costituzionali, dopo che ieri l’emendamento alla Manovra che prevedeva il taglio, è stato giudicato in commissione Bilancio della Camera non ammissibile. Dunque addio all’abolizione dei vitalizi, con la conseguenza che da oggi si è ancor più acuito lo scontro politico tra il M5S e il Pd. Dal blog di Grillo stamane Di Battista domanda: “Ma sulla storia dell’abolizione dei vitalizi non vi sentite presi per il c…?. La legge che li taglia è passata alla Camera. Quel giorno – osserva l’esponente pentastellato – i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno esultato mentre quelli del Pd avevano le facce da funerale di Lenin. Tuttavia sono andati in tv questi osceni ipocriti dicendo ’abbiamo abolito i vitalizi, il MoVimento urla mentre noi pensiamo all’Italia’. Per l’ennesima volta hanno affossato il taglio dei vitalizi e la legge è bloccata al Senato. Ma presto si andrà al voto e il Movimento – promette – taglierà i vitalizi”. Particolarmente infuriato il primo firmatario di un ddl sull’abolizione dei vitalizi (passato alla Camera e ora al vaglio del Senato), Matteo Richetti il quale, dal suo profilo Fb attacca: “A differenza dei grillini – spiega il portavoce del Pd – ho proposto e fatto approvare la legge alla Camera. Ho provato, pur sapendo che il rischio inammissibilità era alto perché già formulato al Senato, a inserire la legge nella manovra di Bilancio. E la Camera, non il Pd – sottolinea Richetti – l’ha dichiarato inammissibile”. Secondo il portavoce del Pd ora urge “Chiudere questo percorso compete al Senato. Che, lo voglio ricordare, non ha nemmeno adottato la delibera di taglio drastico del vitalizio che la Camera ha approvato mesi fa. Portando a motivazione che stava arrivando la legge. Si decidano: taglio o ricalcolo. Una delle due. L’immobilismo non è dato. Se non in un atteggiamento a dir poco vergognoso”.
    M.