NIZZA, LA CERIMONIA PER LE 84 VITTIME DELLA STRAGE SULLA PROMENADE ANIMATA DALLE CONTESTAZIONI. FISCHI ALLE AUTORITÀ, LA FOLLA URLA: “DIMETTETEVI. ASSASSINI”

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    A migliaia di sono radunate a Nizza per omaggiare le 84 vittime della cieca furia jihadista, portando fiori e lacrime. Ma non sono mancate manifestazioni di rabbia con fischi e cori (“Assassini” e “Dimissioni”) contro alcuni rappresentanti delle istituzioni. La cerimonia, aperta da un minuto di silenzio, ha avuto luogo sulla Promenade, dove il primo ministro Manuel Valls ha deposto una corona di fiori sul luogo in cui negli ultimi giorni in tanti hanno portato fiori e oggetti in segno di vicinanza alle vittime. Intanto sul fronte delle indagini, dopo la moglie del terrorista oggi è stata rilasciata una delle sette persone in stato di fermo. Al momento altri sei sospetti vengono ancora interrogati dagli investigatori. Secondo una fonte giudiziaria tre di loro sono stati trasferiti nel quartier generale dell’antiterrorismo di Levallois-Perret, vicino a Parigi. Il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve ha detto che i legami tra il killer di Nizza Mohamed Lahouaiej-Bouhlel e le “reti terroristiche”, tra cui il gruppo jihadista dello Stato islamico che ha rivendicato l’attacco, per il momento “non sono ancora stati stabiliti dall’inchiesta”. Cazeneuve ha aggiunto, tuttavia, che il “modus operandi prende completamente in prestito ciò che è il messaggio Daesh”. Nel frattempo, ora dopo ora, cresce l’ansia per gli italiani ancora irrintracciabili: ’’Purtroppo ancora nessuna notizia, di più non riesco a dire’’, ha confidato sgomento all’Adnkronos Pietro Massardi, che da quella maledetta sera, non ancora notizie della moglie, Carla Gaveglio, 48enne di Piasco, nel cuneese.

    M.