P.A.: USB, DOMANI SCIOPERO GENERALE DEL LAVORO PUBBLICO

    SCIOPERO 19 GIUGNO 14Qui di seguito le dichiarazioni di un Comunicato Stampa USB relativo allo sciopero generale del lavoro pubblico, indetto per domani, in relazione alla riforma della Pubblica Amministrazione.

    “Mentre il Governo continua con gli annunci di nuove e mirabolanti ‘riforme’ da snocciolare una dietro l’altra come le ciliegie, il decreto sulla P.A. si blocca su vino e mozzarelle di bufala, rendendo chiaro a tutti che dietro agli annunci si nascondono da un lato tagli ai servizi e ai diritti dei lavoratori, dall’altro regali alle imprese. Meglio ancora, se a quelle di proprietà degli amici”, attacca Daniela Mencarelli, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. “Persino Napolitano, tra i più fedeli servitori dell’Unione Europea e promotori di questo Governo, non è riuscito a firmare un decreto omnibus sfacciatamente portatore di interessi di parte”.

    “Il Governo va in confusione – prosegue Mencarelli – ma non sull’attacco ai lavoratori e alle lavoratrici. Demansionamenti, mobilità obbligatoria, tagli ai servizi, licenziamento dei precari, blocco fino al 2020 del contratto economico, attacco alla democrazia sindacale nei luoghi di lavoro,  rimangono nella ‘riforma’ Renzi e non servono certo per una P.A. al servizio dei cittadini, ma a garantire mano libera e profitti alle imprese, attraverso l’eliminazione dei controlli, spacciata per semplificazione, e sgravi fiscali e crediti di imposta”.

    “Dietro a tutto questo, la lunga mano del vero manovratore – aggiunge la dirigente USB P.I. – quell’FMI che, mentre finge di bacchettare l’Italia per l’alta disoccupazione, invoca una maggiore flessibilità dei contratti collettivi nazionali, le gabbie salariali e un ulteriore attacco alle pensioni.

    “Ma c’è chi dice no – evidenzia Mencarelli – domani i dipendenti pubblici e le lavoratrici e i lavoratori delle società che operano nei servizi pubblici porteranno in piazza, in tutti i capoluoghi di regione, la loro protesta e sciopereranno per rivendicare servizi migliori, valorizzazione di tutto il lavoro pubblico, rinnovo dei contratti, stabilizzazione dei precari, re-internalizzazioni e garanzia del lavoro e del salario per tutti e tutte”, conclude la sindacalista.