PARIGI: NUOVE PERQUISIZIONI A MOLENBEEK. SI CERCANO INFORMAZIONI SU SALAH

     

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    Cinque abitazioni perquisite e due persone fermate per accertamenti: questo al momento il bilancio dell’operane antiterrorismo condotta questa mattina a Bruxelles nei quartieri di Molenbeek e Saint-Josse nel quadro della caccia a Salah Abdeslam. Quattro perquisizioni – secondo le informazioni della procura federale belga – sono legate più in particolare a Mohamed Abrini, anche lui ancora ricercato, mentre la quinta è legata al dossier di Ahmad Dahmani, già in carcere in Turchia. Salah Abdeslam e altri terroristi ricercati dopo gli attentati di Parigipotrebbero essere passati attraverso o trovarsi tuttora in Germania. Lo scrive Spiegel on line, citando documenti di polizia riservati. “Gli inquirenti stanno verificando anche indicazioni secondo le quali i ricercati avrebbero soggiornato o soggiornerebbero ancora in Germania”, scrive il magazine. Chiusa moschea radicale vicino a Parigi – Perquisizioni e successiva chiusura della Moschea di Lagny sur Marne, nel dipartimento di Seine-et-Marne, non lontano da Parigi.Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve. Per la prima volta una moschea è stata chiusa per motivi di “radicalizzazione”, ha aggiunto precisando che rimarrà sprangata almeno fino alla fine dell’emergenza. Almeno una persona che frequentava la moschea, in possesso di una pistola calibro 9 nella sua abitazione, è stata fermata. Sequestrati anche un hard disk, documenti sulla jihad e pc. Il ministro ha anche parlato di una scuola coranica illegale. Rivolgendosi ai media a Parigi Cazeneuve, ha riferito che oltre a quella di Lagny-Sur-Marne, dagli attentati del 13 novembre altre due moschee sono state chiuse per “radicalizzazione”. “La decisione di chiudere una moschea per motivi di radicalizzazione non era mai stata presa da alcun governo”, ha spiegato Cazeneuve, precisando che a Lagny è stato decretato l’ordine di non lasciare il territorio per 22 individui, a cui si aggiungono nove assegnazioni a residenza. Secondo Le Parisien, l’ex presidente dell’associazione dei musulmani di Lagny era già molto noto per le sue prediche radicali. E’ sospettato di aver svolto un ruolo nell’indottrinamento e nel reclutamento di volontari per la jihad in Siria. Nel dicembre 2014 fuggì in Egitto con una decina di fedeli. Cazeneuve ha anche annunciato che “tre associazioni pseudo-culturali verranno disciolte”.