Pausa caffè: gli italiani spendono 3 miliardi di euro l’anno tra snack e espressi

    3 miliardi e mezzo di euro è la cifra spesa dagli italiani ogni anno per la cosiddetta “pausa caffè”. Oltre al diffusissimo espresso però, gli italiani non riescono a fare a meno di snack, bottigliette d’acqua e cialde o capsule, prodotti presenti in quasi tutti gli uffici. ?Il fatturato dei distributori automatici ha superato nel corso del 2017 una cifra come 1,8 miliardi di euro, nonostante non siano compresi tra questi cialde e capsule, che pure fanno parte della stessa grande famiglia del “vending”. Numeri annunciati  da Massimo Trapletti, presidente di Confida, che rappresenta un settore composto da circa 6mila attività nel Paese, tra sedi di impresa (3.583) e unità locali (2.381).?Un’analisi realizzata dalla Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi dice che le attività di distribuzione automatica sono cresciute del 2% in un anno tra il primo trimestre 2018 e 2017. “Il trend di crescita conferma il dinamismo del settore”, commenta Trapletti. “Nel 2017 – aggiunge – il mercato ha superato quota 1,8 miliardi di euro, con 5 miliardi di consumazioni, con un aumento dell’1,31% rispetto all’anno precedente”. “Il settore – ha concluso – ha sviluppato una rete distributiva di oltre 810 mila distributori installati, a cui si aggiunge il mercato del cosiddetto del ’porzionatò ossia il caffè e le bevande calde in capsule e cialde, che vale ulteriori 1,7 miliardi per 6 miliardi di consumazioni l’anno”.?Complessivamente il mondo della distribuzione automatica vale dunque 3,5 miliardi di ricavi per 11 miliardi di consumazioni, a un costo medio di 0,5 euro ciascuna.?Nel dettaglio delle tipologie di prodotti disponibili ai distributori, la crescita del mercato dell’automatico è dovuta principalmente ad un maggior consumo delle bevande fredde, che rappresentano il 19,6% delle consumazioni ai distributori automatici, e che registrano un + 5,01%. In particolare sono cresciuti i consumi di acqua (+5,80%) che, con oltre 760 milioni bottigliette d’acqua vendute, rappresenta il secondo prodotto più venduto dalle vending machine dopo il caffè.?Una lieve crescita la registrano anche le bevande calde (caffè, cappuccino, cioccolata, tè ecc) che col 64,5% delle consumazioni sono i prodotti più venditi al distributore automatico (nel 2017 crescono del +0,41%). Il caffè che rappresenta l’85% delle bevande calde (sono 2,7 miliardi di caffè l’anno sono consumati al distributore automatico) cresce del +0,59%. Tra le altre bevande calde cresce soprattutto il ginseng (+4,43%). Infine gli snack rappresentano il 15,5% delle consumazioni alle vending machine, crescono leggermente (+0,58%) trainati dalla crescita del cioccolato (+3,19%) e dei biscotti (+4,55%). Pur avendo una quota ancora bassa, si segnala anche la crescita della frutta secca (+20%). Gli snack gluten free sono in crescita del +4%, mentre gli snack biologici del +30% rispetto al 2016. Sul fronte delle capsule B2C destinate alle famiglie, il mercato cresce del +11,3%.?Se si guarda invece al lato delle attività, Roma vince con 424 attività, 7,1% del corrispondente totale italiano, poi Milano con 358 (6%) e Torino con 307 (5,1%) sono i primi tre territori per concentrazione, seguiti da Bari, Napoli, Cagliari, Taranto, Genova, Treviso e Palermo secondo la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Tra i primi dieci territori, crescono nel 2018 soprattutto Bari (+15,5% in un anno), Taranto (+13,5%) e Palermo (+8,1%). La Lombardia è la prima regione italiana per numero di attività nel settore, con 862 attività (di cui 521 sedi) e un peso del 14,5% sul totale nazionale. Milano è prima per concentrazione, 358, seguita da Brescia (82), Bergamo (77) e Monza e Brianza (74). Varese è quinta con 60 attività. Sondrio (+11,1%), Bergamo (+5,5%) e Cremona (+5,3%) sono le aree che crescono di più tra 2017 e 2018.?Anche questo settore si innova. Tra i fattori che trainano l’evoluzione dell’automatico, dice la ricerca, spiccano le crescenti possibilità di personalizzazione dei prodotti, l’attenzione alla sostenibilità e l’ascesa delle tecnologie smart e dei pagamenti cashless. Riguardo ai distributori automatici che erogano bevande calde, il nuovo trend è l’offerta di prodotti ’su misura’: i consumatori, grazie alle nuove tecnologie con gli schermi touch, possono mixare gli ingredienti di base come caffè, latte, cacao con granelle e topping creando a proprio piacimento bevande gourmet. Anche la ricerca della sostenibilità è uno dei trend di crescita, insieme al Vending 4.0 ovvero distributori automatici che integrano schermi touch, sistemi di telemetria che consentono il controllo da remoto della macchina e APP che permettono il pagamento tramite mobile.