PD: BIANCHI, PRIMARIE APERTE O NON E’ PIU’ PARTITO DEMOCRATICO

    “Il Pd non nasce come partito testimoniale o identitario ma come forza che vuole governare,anzi che mette insieme i riformismi italiani per cambiare radicalmente il nostro Paese e modernizzarlo. Un partito simile non guarda al proprio ombelico ma all’Italia e quindi esprime un leadership all’altezza di questo compito. Per questo nello statuto (come avviene in Germania o in Inghilterra, o in Spagna e in Francia per via presidenziale) le figure del segretario e del candidato premier coincidono’’. Lo scrive Stella Bianchi, della direzione del Pd e parlamentare, intervenendo sull’unita’.it. ’’Si facciano primarie aperte – aggiunge Stella Bianchi – puntando ad una partecipazione piu’ grande che mai. E’ li’ che si misurera’ lo stato di salute non dell’organismo partito (che e’ uno strumento indispensabile ma non un fine) ma della capacita’ di riallacciare i necessari contatti con la societa’ italiana di una sinistra riformista che si candida a governare. Il segretario che ne uscira’ non potra’ essere che il leader di questa candidatura al governo. Che poi resti nelle nostre regole la possibilita’, quando sara’ il momento del voto, di far emergere altre candidature questo e’ naturale’’.