PER CHI NE HA BISOGNO, MA ANCHE PER LE CASALINGHE: ECCO COME IL PICCOLO iCUB CI CONQUISTERÀ

    Aiuterà le persone con disabilità e gli anziani nella loro vita domestica: si chiama iCub ed è un tenero robottino dalle sembianze di un bambino, con tanto di simpatiche guance che attirano buffetti di tenerezza. A costruire il prototipo, gli ingegneri dell’Istituto Italiano Tecnologico di Genova che, proprio come per un bimbo, in queste settimane sono diventati i suoi insegnanti: iCub, per costruzione, ha la capacità intellettiva di riconoscere persone e oggetti, e quella fisica di spostarsi negli spazi, ma per farlo ha bisogno di essere educato. Ecco perché il laboratorio posto nel quartiere collinare di Morego è diventata una vera e propria scuola: «I robot apprendono in parte attraverso la pura osservazione e imitazione dei gesti di noi uomini», spiega Francesco Nori, ricercatore dell’iCub Facility di Iit. E’ più facile invece insegnare al robottino i “nomi” delle cose: basta fargli vedere migliaia e migliaia di foto di uno stesso oggetto e abbinarlo, nel suo “cervellone”, a quel nome: intanto il piccolo iCub, in pochi mesi di vita, è già stato in tv, ospite di diverse trasmissioni, all’Expo di Milano e negli Stati Uniti, in occasione della Summer School del Center for Brains, Mind and Machines del Massachusetts Institute of Technology. Nei piani futuri del’IIT, anche una finalità più “semplice”: iCub servirà anche a sbrigare le faccende domestiche, facendo così risparmiare tempo e fatica a tante famiglie nel mondo. In oltre un secolo, più volte il mondo del Cinema ha ipotizzato, in un futuro imprecisato, l’adozione in famiglia di un automa: come nell’ “A.I.” di Steven Spielberg (2001) o “I, Robot” (2004) sviluppato sull’idea dell’antologia dello scrittore russo Isaac Asimov. “Difficile dire in che tempi il progetto potrà entrare nelle case di ognuno di noi” spiegano da Genova, ma i passi in avanti sembrano davvero notevoli: iCub ha già passato con successo il temibile “test dell’ariete”, in cui un ricercatore ha tentato in ogni modo di fargli perdere l’equilibrio… Il “cucciolo di metallo” è riuscito a restare in piedi almeno con una gamba.  “Sarà capace di provare emozioni – sei, dicono – come di rispondervi per le rime e persino di dedicarsi ai suoi hobby, come ascoltare musica”: in occasione del “Wired Next Festival” di maggio, svoltosi a Venezia, iCub ha potuto “conoscere” anche Gianni Morandi… Chissà che non abbia già una predilezione per la musica italiana.