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Pietre d’inciampo, Cicculli: “Una città che non dimentica la battaglia antifascista e partigiana”

La partecipazione di questa mattina all’inaugurazione delle pietre d’inciampo in vicolo Costaguti ci offre l’occasione per una riflessione su memoria e violenza.

 Memoria e violenza hanno un legame radicato e ne discende la storia di ciò che siamo e il senso dato alle dinamiche del potere e alla narrazione che ne facciamo.

La vittima di stupro a volte tace pur sentendo ancora la forza e l’odore della sopraffazione, chi subisce violenza cancella per quel frangente il vissuto di forza e libertà e sente la vergogna insistere per sempre. A pagarne le conseguenze rimane chi non può fuggire da un corpo violato e offeso, chi si assume la responsabilità della cura propria e altrui e spesso anche la lotta affinché non accada più.

Memoria e violenza stanno in una convivenza faticosa, dove in mezzo c’è il trauma, la sconfitta, la vittoria, la singolarità e la collettività.

Solo il racconto della violenza e del ricordo che ne conserviamo, così come l’espressione del trauma, sono i momenti di verità e ripresa del sé libero e autodeterminato.

Memoria e violenza, dunque, hanno a che fare col patriarcato non solo come agente dell’una per forza dell’altra, ma come paradigma di alleanze tra soggettività maschiliste per un patto  pacificatore di certa memoria, attraverso una storia piatta, neutrale che abbiamo imparato a definire equidistante.

Quando Saluti romani si alzano fra decine di camerati che al grido di “presente” vengono ripresi da più parti, dimostrano che quel passato riaffiora come violenza sessista e patriarcale,  come potere che prevarica, discrimina ed esclude.

A pagare la ferita di quelle grida e di quei gesti, proprio lì a pochi passi dalle pietre d’inciampo e dalle memorie della Resistenza che presto ricorderemo, rimane una città che non dimentica sé stessa della battaglia antifascista e partigiana, agli altri non rimanga che la vergogna.

Grazie all’associazione Arte in memoria per ricordarci sempre da dove veniamo. Ora e sempre Resistenza”.

Lo dichiara in una nota la presidente della Commissione capitolina Pari Opportunità Michela Cicculli

 Max