Pino Daniele, mistero alla camera ardente: prima viene aperta e poi subito richiusa – di Emanuele Trecca

    E’ giallo alla camera ardente di Pino Daniele all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Infatti, nella mattinata di oggi, 6 gennaio, essa era stata aperta alle 8.30 per poi essere però subito richiusa alle 9.00, tra lo stupore generale dei fan accorsi in massa e che silenziosamente attendevano di poter vedere un’ultima volta il loro idolo.

    Pino Daniele aveva 59 anni
    A dare una spiegazione a questa scelta dei famigliari del cantautore napoletano ci ha pensato Enzo Gragnaniello, storico amico di Pino Daniele, che ha dichiarato : ” La famiglia è sconvolta perché qualcuno lunedì ha tenato di scattare una foto alla salma di Pino. E’ una cosa bruttissima-prosegue- una assoluta mancanza di rispetto per qualunque cattolico. Dunque da qui sarebbe scaturita la decisione di chiudere la camera ardente.
    I fan hanno vissuto quindi una mattinata di assoluta confusione. La domanda più ricorrente era : ” Ma che succede?” ” Disposizioni” gli veniva risposto dagli addetti ai lavori. Molte delle persone accorse all’obitorio erano persone venute da fuori Roma, in particolare da Napoli, città natale di Pino Daniele, oppure altri da altre parti d’Italia che erano accorsi fin dal tardo pomeriggio di lunedì e che si sono visti chiudere in faccia la porta per ben due volte, mentre invece per i vip amici del cantautore esse sono rimaste sempre aperte, suscitando ancor di più l’ira delle persone accorse, che hanno considerato questo gesto come una assoluta mancanza di rispetto.
    Anche alcuni politici sono accorsi alla camera ardente per dare l’ultimo saluto allo ” scugnizzo”, come ad esempio Massimo D’Alema, che dopo aver salutato i parenti si è visto contestare da tutti i fan ed a quel punto ha preferito rinunciare e se ne è andato.