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    prof. Proto, ‘Costacurta primo a credere in Mancini ct, è riuscito a vedere lontano’

    “Sono molto contento della vittoria dell’Italia a Euro 2020. Felice per la scelta di Roberto Mancini come ct, una scelta avvenuta grazie innanzitutto alla visione e alla volontà di Alessandro Costacurta di andare diritto sul tecnico di Jesi, convincendo gli indecisi. Alessandro ha avuto il coraggio di vedere lontano, supportato dall’ex Dg della Federcalcio Michele Uva nel periodo commissariale di Roberto Fabbricini che vedeva Costacurta e Angelo Clarizia come vice commissari”. Sono le parole dell’avvocato Massimo Proto, che faceva parte del gruppo di lavoro del Commissario della Federcalcio, per la parte legata a statuti e regolamenti, insieme ad Alberto De Nigro per la parte amministrativa, parlando con l’Adnkronos. Proto è consulente e avvocato della Fit dal 2006 e da quando c’è stata l’elezione di Giovanni Malagò al Coni è stato coinvolto in numerose questioni istituzionali, per poi essere chiamato a supportare in Figc la squadra commissariale.  

    “Per la scelta del ct azzurro l’ipotesi iniziale vedeva anche altri nomi, inizialmente non tutti andavano nella stessa direzione, ma si era creato un bel clima, e la cosa importante è che Costacurta è riuscito a far passare la sua prima opzione, l’ex tecnico del Manchester City. Alessandro non ha mai avuto dubbi che fosse l’allenatore ideale per la Nazionale. Insieme a Michele Uva e all’avvocato Ghisi, che assiste Costacurta, lo abbiamo supportato e siamo andati tutti dritti verso l’obbiettivo. Certamente anche le altre opzioni erano tutte valide; ma su Mancini non potevamo che assecondare l’opinione di Costacurta”, ha aggiunto Proto che racconta poi un aneddoto.  

    “Ricordo che c’è stata una cena in cui abbiamo condiviso le varie opinioni e dove Costacurta è stato molto netto, ‘non dobbiamo pensare a strade alternative’, disse”, ha raccontato l’avvocato che sul ruolo di Malagò ha sottolineato che “è sempre stato su questa scelta super esterno, è stato perfetto, ha detto ‘è una decisione che spetta alla gestione commissariale e sportiva’” e con il senno del poi si può dire che è stata la scelta giusta.