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Recovery, Calenda scettico: “Sono meno miliardi del previsto e più condizionati del Mes”

I toni trionfalistici del Governo e della stampa sono da campagna elettorale”, tiene subito a precisare il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando ai microfoni di Controradio gli esiti del Consiglio europeo.

Nello specifico, parlando del Recovery, Calenda spiega che “Abbiamo avuto più fondi della proposta iniziale, ma a fondo perduto non sono 80 miliardi, come dicono tutti i giornali perché poi noi diamo più contributi al bilancio europeo in cambio. I fondi veri sono 25 miliardi, però abbiamo 120 miliardi di prestiti. Questo – tiene a chiarire il leader di Azione – sarà un fattore positivo ma saranno molto più condizionati, molto più del Mes e dovremo anche rispettare tutte le raccomandazioni che la Commissione europea ci farà”.

Calenda: “Mi ero iscritto al Pd, ma poi con il M5s…”

Inevitabilmente poi il discorso entra nel contesto prettamente ‘interno’, rispetto alla situazione politica. Così, parlando dei suoi rapporti con gli ex ‘militanti’ del Nazareno, Calenda spiega che “Al buon Zingaretti dico: mi sono iscritto al Pd quando il Pd aveva subito la peggiore sconfitta della sua storia; ho detto dal primo giorno che mi ero iscritto per combattere i populisti, e tutti nel Pd lo avevano detto, compreso Zingaretti nella sua relazione da segretario, tranne poi cambiare idea in un minuto; non ho fatto una scissione, sono uscito da solo per ragioni di coscienza personale, perché penso che i 5stelle siano il male dell’Italia, che diano messaggi, dal punto di vista valoriale, contrari ai miei”.

Calenda: “Intesa con Iv? E’ responsabile di questo governo”

Altro tema legato al suo ‘passato’, l’attuale rapporto con Matteo Renzi (del quale è stato ministro dell’Economia), e l’improbabile eventualità di arrivare ad un’intesa con Italia Viva: “E’ una prospettiva che non esiste – replica subito Calenda – perché Renzi è l’autore di questo governo di cui siamo all’opposizione, e sarebbe del tutto assurdo fare un accordo con quello che ha fatto un accordo coi 5stelle, altrimenti era meglio restare nel Pd, perché l’uscita dal Pd è stata determinata dall’accordo coi 5stelle”.

Calenda: “Renzi un riformatore e si allea con Crimi?”

Ed ancora: ”In secondo luogo, il modo di fare politica di Renzi non lo condivido più, cioè l’idea che la mattina dici una cosa sul governo, tendenzialmente dici che fa schifo, e poi il pomeriggio voti i provvedimenti del governo. Contano i fatti, e se dici sei un riformatore, e penso a Renzi, e poi sei alleato con Crimi, non sei un riformatore”.

Calenda: “Sono per un centro politico moderno e innovatore“

Quindi, conclude il fondatore di Azione, ”La nostra strada è diversa. Noi vogliamo costruire un centro politico moderno e innovatore che cerchi di ridare un baricentro al centro della politica italiana. Non possiamo essere costretti a scegliere, col debito che abbiamo in Italia, tra un governo a guida populista e un governo a guida sovranista. Non c’è quest’area di centro oggi: gli unici che non hanno un accordo con populisti o sovranisti sono quelli di +Europa, perché Forza Italia è integralmente nell’opposizione sovranista, e Italia Viva è integralmente nel governo populista”.

Max