Home ATTUALITÀ Referendum sulla cannabis, perché la Corte Costituzionale l’ha dichiarata inammissibile

    Referendum sulla cannabis, perché la Corte Costituzionale l’ha dichiarata inammissibile

    Dopo quello sull’eutanasia, la Corte Costituzionale, oggi, ha bocciato il referendum sulla cannabis, ritenendolo inammissibile. Ad annunciare la bocciatura è stato il presidente della Consulta, Giuliano Amato.

    Queste le prime motivazioni, che saranno approfondite nei prossimi giorni: “Abbiamo dichiarato inammissibile il referendum sulle sostanze stupefacenti, non sulla cannabis. Il quesito è articolato in tre sottoquesiti ed il primo prevede che scompaia, tra le attività penalmente punite, la coltivazione delle sostanze stupefacenti di cui alle tabelle 1 e 3, che non includono neppure la cannabis ma includono il papavero, la coca, le cosiddette droghe pesanti”.

    Spiega quindi Amato: “Già questo sarebbe sufficiente a farci violare obblighi internazionali. Se il quesito è diviso in tre sottoquesiti, io non posso toccare questo treno: se il primo vagone deraglia, si porta dietro gli altri due”.