RIFORME: NASCE A BOLOGNA LA ’RETE PER LA COSTITUZIONE’

    E’ appena nata a Bologna la “Rete dei comitati per la difesa della Costituzione” per rendere piu’ efficace “l’azione di informazione della pubblica opinione sull’importanza e le conseguenze delle riforme ventilate”, come annuncia in una nota il portavoce Francesco Baicchi. I rappresentanti dei Comitati unitari locali, “preso atto delle forzature dirette ad accelerare l’iter del processo di ’riforma’ costituzionale”, hanno deciso di costituire la Rete”. Una “particolare preoccupazione” e’ stata espressa nei confronti “dell’esplicita volonta’ del governo di derogare alle procedure previste dall’articolo 138 della Costituzione, che, a giudizio di numerosi costituzionalisti, appare esplicitamente illegittima e in grado di minare la natura stessa della Carta”. A questo proposito si aggiunge nella nota, i “Comitati hanno concordato sulla necessita’ di una campagna d’informazione e sensibilizzazione sia dei cittadini che degli stessi parlamentari, allo scopo di impedire che il ddl 813 venga approvato, o, almeno, che l’approvazione in seconda lettura avvenga con una maggioranza inferiore ai 2/3 per consentire il ricorso al referendum”. “I tempi accelerati, programmati dall’anomala maggioranza governativa, impongono a nostro avviso un intervento che non puo’ essere rinviato all’autunno. A tale scopo -si legge- i Comitati hanno auspicato un incontro urgente fra tutti i soggetti che hanno aderito alla manifestazione di Bologna del 2 giugno e sottoscritto il documento ’Non e’ cosa vostra’”. Questo incontro potrebbe portare “sia alla costituzione di un ’coordinamento’ nazionale di quanti condividono le stesse preoccupazioni per il rischio di trasformazione in senso presidenziale e autoritario della nostra Repubblica, che alla definizione di una o piu’ iniziative pubbliche”.