Roberto Burioni contro i no-vax: ’’Togliere la potestà genitoriale’’

    Tuonano con forza le parole del celebre medico paladino dei vaccini, Roberto Burioni, che facendo appello alla storia del piccolo Andrea – guarito dalla leucemia, ma impossibilitato a tornare a scuola per la presenza in classe di cinque bambini non vaccinati – si affida ai canali social per dire la sua: “No all’oscurantismo, no agli egoisti irresponsabili, ai quali secondo me dovrebbe essere sottratta la potestà genitoriale”, questo quanto si legge in post condiviso su Facebook dal Burioni. Il caso di Andrea, a cui il Burioni si appella, è salito su tutte le pagine grazie ad un articolo del Corsera, con tanto di promesse da parte del direttore generale dell’Asl, che ha dichiarato di voler trovare al più presto “la migliore soluzione”.
    Proprio alle parole del direttore, Burioni ha voluto rispondere, scrivendo: “La soluzione – caro Direttore Generale della ASL – è molto semplice: questo bambino va a scuola e tutti i figli non vaccinati degli egoisti irresponsabili ignoranti che seguono superstizioni senza senso stanno a casa”. “Questo bambino, che combatte coraggiosamente contro una grave malattia, ha il DIRITTO – sottolinea ancora il divulgatore scientifico –  di andare a scuola, di frequentare i suoi amici, di vivere serenamente la sua socialità senza rischiare la vita. I genitori ignoranti ed egoisti non hanno NESSUN DIRITTO, ma solo il DOVERE di fare la loro parte di cittadini responsabili”. Toni durissimi, quelli del medico, che attacca: “Uno Stato che non si preoccupa dei più deboli e degli indifesi mi fa schifo. Pochi sono più deboli di un bambino che trascorre gli anni che dovrebbero essere di gioco e di serenità a combattere contro una terribile malattia. Nessuno è più indifeso di questo piccolo contro l’ignoranza e l’egoismo degli irresponsabili che non vaccinano i loro figli. I non vaccinati a casa, e lui in classe”. “No all’oscurantismo, no agli egoisti irresponsabili, ai quali secondo me dovrebbe essere sottratta la potestà genitoriale (o come diavolo si chiama, non sono un legale ma avete capito cosa intendo). Se questo non accade, è una vergogna”, conclude Burioni il cui post è ben presto diventato virale con oltre cinquemila condivisioni e il plauso dei tantissimi che hanno scelto di stare dalla parte del piccolo Andrea e dei suoi genitori.