Roma, condannato a 3 anni e 6 mesi Marra

    Condannato a 3 anni e 6 mesi e interdizione da cariche pubbliche Raffaele Marra, l’ex capo delle Risorse umane Campidoglio e fedele a Virginia Raggi, arrestato per corruzione il 2 dicembre 2016 in concorso con l’agente immobiliare Sergio Scarpellini, il quale è deceduto il 20 novembre .

    La storia parla di due assegni circolari di 367 mila euro, staccati dall’imprenditore e intestati alla moglie del dirigente del Campidoglio Marra, utilizzati per acquistare un appartamento in via dei Prati Fiscali. Il pubblico ministero Barbara Zuin nel suo atto d’accusa aveva richiesto una condanna di 4 anni e mezzo.

    Marra, che è stato definito da molti come Rasputin del Campidoglio, è stato anche condannato a un risarcimento di 100 mila euro al Comune di Roma.

    Marra, assistito dall’avvocato Francesco Scacchi, a distanza di 4 anni, a processo avviato e quindi con una tempistica sospetta secondo l’accusa, ha restituito i soldi a Scarpellini: per l’accusa essi sono una “bustarella” e per la difesa sarebbero stati invece solamente un prestito tra amici.

    I giudici della II sezione penale hanno anche ordinato la confisca dell’appartamento al centro della questione, e un risarcimento di 100 mila euro a favore di Roma Capitale. Per Marra, anche il rapporto con la pubblica amministrazione è stato dichiarato estinto.

    Raffaele Marra è stato anche una figura centrale nel processo che ha coinvolto il sindaco Raggi per la promozione del fratello del manager, Renato Marra. Processo da cui la sindaca è stata prosciolta.