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Roma-Lido, i pendolari scrivono al loro Sindaco: “A Roberto Gualtieri, e non a quello di Busto Arsizio!”

Come ormai noto, per i pendolari del ‘servizio di trasporto pubblico’ che collega Ostia al Centro della città, la vita è a dir poco un inferno. Da decenni infatti, fra guasti, incidenti, e disservizi, per chi è ‘costretto’ a doversi affidare a questi desolanti binari, ogni giornata si traduce in una sorta di sfida al Lotto!

Dal conto suo, il Comitato dei Pendolari Roma-Ostia, continua a denunciar e, soprattutto, a subire le noie quotidiane che tale linea non manca mai di palesare.

Così oggi, attraverso il portavoce Roberto Spigai, il Comitato ci ha reso partecipi di una lettera-denuncia indirizzata al sindaco Roberto Gualtieri, che pubblichiamo volentieri.

Ecco il testo della lettera-denuncia del Comitato Pendolari Roma-Ostia al sindaco Gualtieri

Richiesta di incontro sul Disastro Roma Lido e la consegna delle copie di 23.000 firme di cittadini su petizione promossa dal Comitato Pendolari Roma Ostia.

Egr. sig. Sindaco, il 22 dicembre abbiamo protocollato in Campidoglio la lettera, a Lei indirizzata ed al suo Assessore alla mobilità, Eugenio Patané, che accompagnava la petizione popolare contenente specifiche richieste inerenti il miglioramento del servizio sulla linea Roma Lido, sottoscritta (a tal data) da 22.740 firme di cittadini.

In passato abbiamo già richiesto più volte un incontro con Lei, ma non abbiamo avuto mai neppure una risposta formale. Non stiamo qua a illustrare nuovamente lo stato indecente in cui versa la ferrovia, per quello basta leggere i giornali che riportano notizie quasi quotidiane dei molteplici disservizi a cui come utenti siamo sottoposti.

Pur essendo di proprietà e gestione regionale, la ferrovia è interna al Comune di Roma e noi crediamo che il Sindaco e l’Assessore competente non possano ignorare questa fetta consistente di popolazione dei Municipi IX e X, che costituiscono l’utenza della ferrovia. A maggior ragione adesso, dopo che le nostre richieste, tutte di buon senso e fattibili, sono sostenute da un numero così elevato di cittadini.

Nell’incontro che le chiediamo vorremmo illustrarle lo stato reale delle cose, spiegarle perché la ferrovia è ridotta a quello che è e cosa può fare il Comune per ottenere un miglioramento certo del servizio.

La prima richiesta è quella di avere 2 treni dalla Metro A, cosa che comporterebbe un decremento marginale medio dell’offerta di posti/km, sull’unica linea metropolitana decentemente servita a Roma, ma rappresenterebbe un aumento del 33% nella disponibilità attuale di rotabili affidabili in linea, quindi una grande boccata di ossigeno per i viaggiatori della Roma Lido, che si devono accontentare (gennaio 2023 – oltre 12 mesi dalle molte promesse rappresentate dallo stesso Patané) di soli 4/5 treni contemporaneamente presenti sui binari, oltre ad uno solo treno che ha completato la Revisione generale (anche questa curata da ATAC S.p.A. con fondi governativi e appalti di Roma Capitale). Tutto questo accade nell’attesa d’un futuro, che non appare né roseo, né vicino, e che dovrebbe portare all’arrivo, un po’ alla volta, di 5 treni nuovi del primo contratto attuativo, firmato dalla Regione Lazio in ritardo di 4/5 anni; lotto di nuovi treni che arriverà solo per il Giubileo, fra 2 anni! Si ricorda che tale richiesta è stata votata all’unanimità dai Consigli Municipali del IX e del X Municipioe dall’Assemblea Capitolina a febbraio 2022, ma non ha trovato alcuna accoglienza presso il competente Assessorato alla Mobilità, nonostante la Regione Lazio abbia pubblicamente affermato di potersi far carico delle spese di adattamento. Auspichiamo questa volta di ricevere una risposta ed essere convocati all’incontro. Diversamente dovremmo leggere il diniego o la mancata risposta come un disinteresse del Comune verso i disagi e le sofferenze procurate quotidianamente ai viaggiatori come una precisa volontà politica di mantenere i pendolari della Roma Lido in una situazione di apartheid trasportistico, senza alcuna giustificazione.

Noi non siamo cittadini di “Serie B”, né siamo cittadini di Busto Arsizio, per questo pretendiamo un servizio dignitoso; ne abbiamo diritto. Vogliamo credere che la città dei 15 minuti sia un’idea che marcia concretamente, valevole per tutta la cittadinanza, e non mera propaganda che cela un vuoto di idee e di volontà politiche. Rimaniamo in attesa di riscontro concreto.

Comitato Pendolari Roma Ostia”.

Max