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    Roma, quasi il 50% in meno dei tram in circolazione rispetto al 2020

    Sono pochi, malmessi e alcuni anche vecchi. I tram di Roma stanno vivendo il periodo più complicato della loro storia. Vederli girare per le vie della Capitale è ormai difficile perché il loro numero sta progressivamente diminuendo. Dei 164 mezzi che compongono la flotta tranviaria romana, oggi ne circolano solo 60, a settembre dello scorso anno erano 90, quasi il 40% in più.

    Per garantire il pieno servizio sarebbero necessari 120 mezzi, il doppio di quelli attualmente attivi. L’ultimo stop riguarda il tram 3 che da Trastevere porta a Piramide, fermato per problemi tecnici e sostituito da bus navetta, come successo per le altre tratte ferme. E se già gli autobus risultano affollati, la situazione peggiorerà a partire da ottobre, quando torneranno a lavoro in presenza i dipendenti pubblici e la maggior parte di quelli privati.

    Avrà quindi molto da lavorare il prossimo sindaco di Roma per dare nuovo lustro a un sistema di trasporto impolverato. Il problema principale riguarda la manutenzione: dei mezzi e dei 36 chilometri complessivi di binari che si snodano per la città, gran parte dei quali richiederebbe un lavoro di riparazione o ammodernamento.

    A Piazzale Flaminio, a due passi da Piazza del Popolo, il tram che porta a piazza Mancini è fermo dalla fine dello scorso anno e non partirà fino al 2022, perché mancano i fondi per la manutenzione dei binari. E come per la linea 2, i tecnici invocano lavori di manutenzione anche molte altre linee della città. Non solo: avrebbero bisogno di uno svecchiamento anche circa 40 dei 164 tram totali, consegnati ad Atac più di 70 anni fa.