RUBY TER: ATTI, ABITI SU MISURA E 500 EURO A DJ PER CANZONE

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    Dalla “banconota da 500 euro” tirata fuori in discoteca e data ad un dj “per fargli mettere una canzone a fine serata”, agli “abiti su misura” per Daniele Leo, suo nuovo compagno, fino al “personale di servizio” per sbrigare le faccende domestiche e al “noleggio auto con conducente”. Sono solo una parte delle spese effettuate da Ruby, formalmente disoccupata, in questi anni e riassunte in un’informativa di polizia giudiziaria dello scorso febbraio, che è tra gli atti dell’inchiesta che vede la ragazza indagata per corruzione in atti giudiziari assieme, tra gli altri, a Silvio Berlusconi. Secondo l’accusa, Berlusconi avrebbe comprato il silenzio della marocchina sulle serate di Arcore con “almeno 5 milioni di euro”, cifra che, sempre secondo i pm, potrebbe arrivare a 7 milioni. Nell’annotazione gli investigatori, analizzando tutta una serie di intercettazioni, elencano le spese che denotano un “alto tenore di vita” da parte della ragazza a fronte della “assenza totale di impegni di tipo professionale”.Come emerge dagli atti, Ruby avrebbe noleggiato “auto con conducente” per gli spostamenti “extraurbani”, anche perché né lei né il nuovo compagno hanno la patente, oltre ad aver preso moltissimi taxi per gli spostamenti a Genova. Pranzi e cene li avrebbe “spesso” ordinati “facendoseli recapitare presso la sua abitazione” e quando si è recata a Milano, tra il novembre e il dicembre 2014, la marocchina “ha pernottato presso il Westin Palace”, hotel di lusso. Per una festa per la sua bimba Sofia, come era già emerso, ha speso, come annota la pg, 7mila euro per “catering e animazione per 40 adulti e 7 bambini”. Come “regalo di Natale” per Daniele Leo una “moto”. E sempre per lui avrebbe fatto “confezionare abiti su misura”. E poi la “tata” pagata “1500 euro netti al mese con vitto e alloggio” e l’ormai famoso “viaggio alle Maldive” per un “costo complessivo compreso tra i 50mila e i 90mila euro”. Nell’annotazione anche gli “investimenti” economici già emersi nel corso delle indagini, tra cui il ristorante ’Casa Sofia’ con “annesso pastificio” sulle spiagge del Messico, gestito dall’ex compagno Luca Risso, che dopo la rottura della relazione avrebbe “ottenuto che questa attività e i beni connessi gli venissero in qualche modo lasciati in esclusiva”. Riportate dalla pg anche le “attività” in corso, come un “progetto che intende realizzare Daniele Leo in società con due suoi amici”, con tanto di “consulenza” che avrebbe pagato Karima. L’intenzione della marocchina di prendere i locali della discoteca genovese Albikokka, in passato gestita da Risso, e di aprire un “ristorante” a Milano e poi anche un non meglio precisato “progetto Carato”. Nell’informativa si parla anche della “casa a Genova” in cui abita, di “proprietà di tale Cristina allo stato in corso di identificazione” e della sua ricerca di case a Milano e a Taormina. L’alto tenore di vita della ragazza viene evidenziato anche dal fatto che “tutte le mattine” le viene “consegnata la biancheria pulita e ritirata quella sporca” e dal fatto che si sarebbe fatta “portare”, “allestire” e “smontare” un “albero di Natale”. E poi ancora Ruby aiuta “economicamente i suoceri” e avrebbe assunto un “investigatore privato” per controllare il nuovo compagno. In un’intercettazione, inoltre, Daniele Leo le diceva dopo una serata in discoteca: “l’unica cosa un po’ di cattivo gusto quando hai tirato fuori un cinquecento, per fargli mettere a lui una canzone a fine serata, che non è stato proprio elegantissimo”. Infine, l’idea poi accantonata di iscrivere la figlia all’’American International School’ di Genova e il “san Valentino” trascorso con il compagno in “una lussuosa villa a Portofino”, affittata per l’occasione.Domani butto giù il cancello di Arcore comunque, vado a rubargli una macchina al vecchio”. Con queste parole, registrate in un file audio e inviate da Barbara Guerra a Ioana Visan tramite WhatsApp, la showgirl, una delle ospiti delle serate ad Arcore, si lamentava perché non aveva ancora ricevuto “la macchina” che aveva chiesto a Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Silvio Berlusconi. La registrazione audio è contenuta negli atti dell’inchiesta ’Ruby ter’, chiusa nei giorni scorsi dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio e nella quale sono indagate 34 persone, tra cui lo stesso ex premier. In un altro file sempre Guerra dice: “Ho appena richiamato Arcore e mi sono incazzata che io sono la p…… sono a 35 anni zitella perché la p…… del presidente non la vuole più nessuno (…) mi sono incazzata come una bestia, io del bla bla bla del burattino di Spinelli non me ne faccio più un c…. gli ho detto di riferirlo al presidente che se no io vado là e gli chiamo magistrati giornalisti e inquirenti (…) stasera veramente gli entro in casa”. E in un sms del febbraio 2014 Guerra scriveva a Spinelli: “Dica al presidente che sono nella merda per colpa sua. Sto aspettando ancora la consegna della vettura. Io andrò con il mio legale in questura se non mi risolve i problemi che lui mi ha recato! Non ho ricevuto nulla. Ho urgenza per la vettura ragioniere. grazie”.