Scoperto il corpo celeste progenitore dei pianeti

    Sono riusciti a trovare l’anello mancante nella scala evolutiva del sistema solare: è un corpo celeste dal raggio che misura 1,3 chilometri che è situato nell’area dove risiedono gli asteroidi all’estremità del nostro universo, la fascia di Kuiper, che ruota poco distante da Plutone. La presenza di un corpo celeste di queste proporzioni era già stata confermata all’incirca 70 anni fa, ma è la prima volta in assoluto che uno di questi viene analizzato in prima persona. Le specifiche di questo corpo celeste lontano sono evidenti nel report pubblicato dalla rivista Nature Astronomy da un manipolo di scienziati dell’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone, guidato da Ko Arimatsu. Gli astronomi lo hanno individuato grazie all’aiuto di due piccoli telescopi di 28 centimetri posizionati sull’isola giapponese di Miyako, nella Prefettura di Okinawa. Hanno, nello specifico, analizzato più di 2.000 stelle, fino a che la luce di una di esse non è stata in parte offuscata, come una piccola eclissi, dal transito del corpo celeste. Secondo gli esperti, oggetti come quello rilevato nella fascia di Kuiper sono la testimonianza di una fase di passaggio nell’evoluzione dei pianeti, uno stadio interposto tra i primi istanti della loro formazione, sorte dalla formazione di una nube di gas e polveri, e i pianeti attuali come quelli che possiamo vedere e conosciamo del Sistema Solare. La fascia di Kuiper è una serie di piccoli corpi celesti di ghiaccio collocati oltre l’orbita di Nettuno, e risalenti ai tempi del big bang del nostro sistema planetario. Il più celebre dei suoi residenti è il pianeta nano Plutone. Per gli autori dello studio, in questa zona estrema del Sistema Solare corpi della grandezza di poco più di un chilometro come quello appena scoperto potrebbero essere in quantità maggiore rispetto a quanto appurato. Quindi esistono non solo tracce dell’evoluzione umana, ma anche dell’evoluzione planetaria