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“Se la Nato mette piede in Crimea si andrebbe verso la terza guerra mondiale”, Medvedev ‘colpisce ancora’

Ormai va preso con grande ‘simpatia’, è vero che stiamo parlando di una figura non da poco – è pur sempre il vice vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa – tuttavia, nel corso di questo conflitto ormai Dmitri Medvedev ci ha abituati a delle ‘uscite’ spesso surreali, per quanto fondate su minacce ‘possibili’. Ma così come a volte capita anche a Biden, di venire ‘smentito’ dalla stessa Casa Bianca per la sua approssimativa vena diplomatica, lo stesso fa il Cremlino, evitando addirittura di commentare quanto affermato da Medvedev.

Ed oggi, proprio mentre il confronto bellico verte ‘essenzialmente’ sul Donbass, il vice vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa ha pensato bene di minacciare l’Occidente perché (cosa assai improbabile a prescindere dall’invasione), “Se la Nato dovesse mettere piede in Crimea si andrebbe verso la terza guerra mondiale“.

Medvedev: “La Crimea è parte della Russia, ed ogni tentativo di invadere la Crimea è una dichiarazione di guerra contro il nostro paese”

E l’alto vertice della federazione russa spiega anche il perché, come fosse uno scenario imminente, “Per noi, la Crimea è parte della Russia. E questo significa per sempre. Ogni tentativo di invadere la Crimea è una dichiarazione di guerra contro il nostro paese. E se questo viene compiuto da un paese membro della Nato, questo significa una guerra con l’intera Alleanza atlantica: una terra guerra mondiale, una catastrofe completa“.

Medvedev: “Finlandia e Svezia nella Nato? La Russia rafforzerebbe i propri confini schierando i missili Iskander”

Esposto ‘l’imponderabile’, Medvedev ha poi ‘corretto il tiro’ (qui forse ci siamo), commentando l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato: qualora avvenisse, “La Russia rafforzerebbe i propri confini e sarebbe pronta per ritorsioni, compresa la prospettiva di schierare missili Iskander al confine”.

Medvedev: “Sul blocco di Kaliningrad la Lituania non pensa affatto alle conseguenze delle proprie azioni”

Preso ormai dal ‘delirio’ di vedere minacce ovunque, poi il vice presidente ne ha da dire anche contro il blocco lituano di Kaliningrad: “La Lituania non pensa affatto alle conseguenze delle proprie azioni. E in questo caso non sono utili nemmeno le spiegazioni per cui la Lituania si limiterebbe ad attuare fedelmente le decisioni prese dall’Unione europea. L’Ue non ha nemmeno insistito sull’attuazione di provvedimenti radicali. Eppure la Lituania si è inchinata in modo ossequioso davanti ai suoi benefattori americani, mostrando ancora una volta la sua idiota posizione russofobica. La decisione di vietare il transito delle merci russe con un elenco di 60 pagine è così odiosa che non merita nemmeno di essere commentata“.

Max