SICCITA’ A PARTE, LO STATO DEGLI ACQUEDOTTI INCIDE SUL VERGOGNOSO SPRECO DI ACQUA NEL PAESE

    A ragione, vista la drammatica situazione (anche in virtù del fatto che non accadeva da 200 anni), si continuano ad evidenziare le catastrofiche conseguenze legate alla terribile siccità che sta attanagliando il Paese. E se nella Capitale i residenti già tremano al solo pensiero di doversi sottoporre (in piena calura), al razionamento dell’acqua, peggio stanno i coltivatori che, come denuncia Coldiretti, nel Paese hanno già perso qualcosa 2 miliardi di euro in conseguenza delle perdite provocate alle coltivazioni e agli allevamenti. Sardegna, Emilia Romagna e Toscana che hanno dichiarato lo stato d’emergenza, e molte altre regioni si apprestano a seguirle. Ma pur sottolineando l’entità di un fenomeno, come dicevamo ’unico’, poco si parla invece dell’assurda dispersione dell’acqua, che come denuncia il verde Angelo Bonelli, è “di quasi 9 miliardi di litri, a causa delle perdite registrate lungo la rete di 474 mila chilometri di acquedotti”. Come tiene infatti a denunciare l’esponente dei Verdi, per ogni 100 litri di acqua immessa negli acquedotti, quasi 40 vengono persi per l’obsolescenza della rete idrica, si tratta di ’una delle medie più alte d’Europa’’. E dove è la ’macagna’? Bonelli indica all’apice di questa assurda e vergognosa situazione, i pochi investimenti destinati alla rimodernizzazione degli acquedotti, che (riassume citando i dati Utilitalia), ’’sono tra i più bassi del continente: 32 euro l’anno per abitante, a fronte della Francia che ne investe 88, il Regno unito 102 e la Danimarca 129’’. C’è inoltre da aggiungere che, come più volte denunciato dall’Unione nazionale consumatori, per ciascun abitante ben 144 litri di acqua al giorno non arrivano invece a destinazione. Conti alla mano, ecco spiegati i circa 9 miliardi di acqua dispersi ongi giorno nel Paese. L’Istat ha così provato a ’mappare’ luoghi e città dove si ’disperde’ maggiormente. Ebbene, al primo posto è risultata essere Potenza, capace di ’buttare’ qualcosa come perdite di acqua pari al 68,8% che, tradotto in pratica, significa -trada facendeo – disperdere 7 litri su 10. Segue poi Campobasso con il 67,9%. Fra le città più ’virtuose’ (per modo di dire), si distingue Cagliari, con ’appena’ il 59,3% di acqua dispersa. Tuttavia, tanto per ’spiegare’ anche l’attuale emergenza, con un ’bel’ 44,1% Roma figura tra le prime 10. E se Aosta (24,5%), e Bolzano (26,5%), potrebbero fare meglio, la città che si distingue più è Milano, con il 16,7% di perdite.
    M.