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“Stato emergenza, lavoriamo perché finisca il 31 marzo”, annuncia Costa. “Quarta dose? Al momento non è prevista”

Stiamo lavorando allo stop dello stato di emergenza al 31 marzo“. E’ quanto pronunciato stamane al sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenendo dai microfoni di ‘Radio Anch’io’ Su Rai Radio 1.

Costa: “Quarta dose? La politica non ha deciso e deve attendere le considerazioni della scienza. Al momento non è prevista”

Quindi, dopo aver rinnovato a quanti ancora non immunizzati di farlo il prima possibile, a proposito dell’eventualità di doverci tutelare ancora, attraverso una quarta dose, Costa ha tenuto a spiegare che “La politica non ha deciso e deve attendere le considerazioni della scienza. Al momento non è prevista”.

Stesso discorso anche per quel che riguarda il green pass senza scadenza (ma soltanto per chi ha ricevuto la terza dose), il sottosegretario ha replicato che “è una scelta che la politica deve fare basandosi sulle indicazioni scientifiche”.

Costa: “Scuola, un percorso condiviso con le Regioni, e la didattica a distanza solo per gli studenti non vaccinati”

Differente invece il discorso sulla scuola, in questi giorni in preda al caos più totale, rispetto al quale Costa ammette che “dobbiamo assolutamente semplificare ed uniformare, quindi  – ha annunciato – stiamo procedendo con un percorso condiviso con le Regioni, e la didattica a distanza solo per gli studenti non vaccinati è una delle ipotesi per semplificare le norme e credo che si possa arrivare a questo risultato”.

Costa: “Le mascherine all’aperto si potranno togliere prima di fine marzo. Nelle prossime settimane possibile nelle zone bianche”

Capitolo mascherine, il sottosegretario si professa poi ottimista riguardo al fatto che “le mascherine all’aperto si potranno togliere prima di fine marzo. Già nelle prossime settimane lo si potrà fare nelle zone bianche, non si andrà dopo la proroga del 10 febbraio. Credo che ci possano essere le condizioni, sarebbe un segnale di fiducia nei confronti degli italiani, che dopo 2 anni di restrizioni e sacrifici e dopo essersi vaccinati, abbiano bisogno di segnali positivi“.

Costa: “C’è stato un incremento eccessivo dell’uso dei tamponi. Credo dobbiamo arrivare a riservarlo solo a chi ha sintomi”

Certo, riconosce poi concludendo, ”C’è stato un incremento eccessivo dell’uso dei tamponi. Io credo che dobbiamo arrivare a riservare il tampone per chi ha sintomi. Se l’obiettivo è arrivare a una fase endemica di convivenza con il virus, credo che questo non può che essere il risultato”.

Max