Svolta per il decoro urbano col nuovo regolamento di polizia

    Importante svolta per il decoro urbano di Roma.

    Ci sono voluti oltre settanta anni, ma il nuovo regolamento di Polizia urbana porterà tra le altre cose anche una importante svolta, almeno in linea teorica ma si presume anche pratica, per il tema del decoro urbano.

    Il nuovo regolamento di Polizia urbana mira a dare un forte risalto all’importanza strutturale e anche concettuale del decoro urbano della città Eterna. Una tutela speciale infatti andrà a porre l’accento e i controlli in tutti i luoghi d’arte, i monumenti pubblici e le aree riservate. Nello specifico il provvedimento andrà a riguardare il Sito Unesco, l’area della città dichiarata Patrimonio dell’Umanità.

    Andranno, in nome del decoro urbano, indicate sanzioni anti-graffiti contro chi imbratta e deturpa il prezioso patrimonio monumentale e architettonico della Capitale. Non solo rischi di provvedimenti penali, ma il Regolamento indica pure che i responsabili di atti contro il decoro urbano provvedano direttamente al ripristino dei luoghi e dei monumenti danneggiati in base alle attuali norme del diritto civile.

    E poi, ancora: all’interno del Regolamento ci saranno misure a tutela del decoro dei tanti luoghi sensibili, ovvero scuole, ospedali, università, musei, aree adibite a verde pubblico, che sono a Roma naturalmente preda di copiosi flussi turistici. Ci saranno diverse regole anti-bivacco e quelle che puniscono chi abbandona mozziconi di sigaretta su suolo pubblico, nelle acque, negli scarichi. Il Regolamento prevede, quando non autorizzato, il divieto di distribuire, affiggere ed esporre manifestini, autoadesivi e simili su beni pubblici, ma anche su pali dell’illuminazione e segnaletica stradale. È infine vietato il rovistaggio e il prelievo dei rifiuti, sia da cassonetti e cestini che dai siti di conferimento.

    Regole certe durante tutto l’anno, e non più solo nei mesi estivi, che riguardano il consumo, la somministrazione, la vendita al dettaglio e da asporto di bevande alcoliche. Stop anche ai Pub-Crawl, i cosiddetti “tour alcolici”. Le norme prevedono un divieto specifico per l’organizzazione e la sponsorizzazione di percorsi finalizzati esclusivamente al consumo di alcolici tra birrerie, pub e wine-bar.