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    Terremoto nel Mugello, magnitudo 4.5 paura e panico: stop treni, scuole chiuse, gente in strada. Ecco cosa sta succedendo (AGGIORNAMENTO)

    Terremoto di forte impatto nel Mugello, con magnitudo 4.5 e naturale crisi di paura e panico. Nei minuti che sono seguiti e che attualmente stanno seguendo i momenti drammatici in cui è andata in scena la scossa, si è immediatamente avuta davvero la sensazione di shock per moltissime persone.

    Al momento, una volta fatti i primi rilevamenti del caso, non sembrano esserci particolari danni di gravità sostanziale per persone e cose ma, come sempre in quasi, le analisi stanno continuando e la cautela non è mai troppa.

    Nei minuti in cui, in costante aggiornamento, stanno pervenendo sempre nuove informazioni circa il terremoto, si è diffusa la notizia dello stop per diverse linee di treni, così come molte scuole sono state chiuse. E’, chiaro, si è assistito, sia nei minuti immediatamente successivi alla scossa che a quelli successivi, alla presenza di tanta gente in strada. Ecco cosa sta succedendo, cosa è successo e un aggiornamento in base ai dati che emergono.

    Terremoto nel Mugello, magnitudo 4.5 paura e panico: stop treni, scuole chiuse, gente in strada. Ecco cosa sta succedendo (AGGIORNAMENTO)

    Come confermato dai dati e dagli esperti, i punti nevralgici sono stati a Scarperia e San Piero: laddove, in precedenza, c’erano stati altri sommovimenti. Nel totale sono 36 le scosse di terremoto che si sono percepite nell’area del Mugello, in Toscana.

    Secondo i dati, nelle ultime 12 ore, delle diverse scosse la più forte ha avuto una magnitudo 4.5 e l’ha sancita l’analisi dell’Ingv alle ore 4.37, con la scossa forte che è stata sentita anche a Firenze e Pistoia.

    aggiornamento ore 4,38

    In realtà la prima scossa è delle 20.38 di domenica: gli analisti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato un 2.6 con epicentro Scarperia e San Piero. Son queste le due città nelle quali, insieme a Barberino del Mugello, si è sentito maggiormente il terremoto. Sono di fatto l’epicentro di tutte le altre scosse verificatesi fino alle 8 del mattino, sei delle quali di magnitudo superiore al 3.

    Attualmente gli esperti stanno conducendo delle verifiche su ipotetici danni, e si è stabilito di chiudere le scuole in alcuni Comuni dell’area.

    Come detto è arrivato anche lo stop al movimento ferroviario nel nodo di Firenze per verifiche tecniche sulle linee. Bloccata anche l’Alta velocità tra Firenze e Bologna e il traffico regionale.

    Stando alle informazioni concesse dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia gli epicentri sono stati per appunto a Scarperia San Piero (FI), da cui ha preso origine la scossa più violenta ea Barberino del Mugello (FI).

    Aggiornamento ore 7,49

    Come era logico e presumibile aspettarsi sono state diverse le persone che hanno abbandonato le abitazioni e sono scese in strada. “La scossa di magnitudo 4.5 ha fatto davvero paura” ha detto il sindaco di Scarperia San Piero, Federico Ignesti. “Al momento non risultano ai carabinieri che hanno effettuato i primi sopralluoghi, né a me sono arrivate segnalazioni in merito. Intanto è stato attivato il Centro operativo intercomunale di Protezione Civile”.

    Chiuse intanto tutte le scuole nei Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Vicchio. Filippo Carlà Campa, sindaco di Vicchio, ha reso noto che è stato aperto il centro operativo comunale presso il nuovo campo sportivo. Anche a Barberino aperta l’unità di crisi.

    Attiva pure la sala integrata di Protezione Civile della Città metropolitana e della prefettura di Firenze.

    Si è espresso, in un comunicato, anche il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Cosinovi.”In questo momento stiamo provvedendo con vigili del fuoco, carabinieri e altri volontari a effettuare una ricognizione in tutta la zona interessata dallo sciame sismico e soprattutto dalla forte scossa delle 4 e 37. Ci sono alcune case lesionate e anche la chiesa e la canonica di Barberino sono state dichiarate inagibili. Il centro di Barberino è praticamente vuoto, perché tutti sono ancora in strada. Ci segnalano qualche criticità in alcune frazioni periferiche e quella è la priorità per il momento: raggiungere tutte le frazioni, anche le più isolate, valutare la situazione ed eventuali necessità e nel caso lasciare un presidio per assistere le persone”.