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Trasporti – Roma-Ostia: la rabbia e la disperazione del Comitato dei Pendolari, che hanno mosso una petizione

Da Roberto Spigai, portavoce del Comitato dei Pendolari Roma-Ostia, riceviamo e molto volentieri pubblichiamo, con la speranza di poter così contribire alla soluzione di una situazione ‘antica’ e a dir poco ‘vergognosa:

Chi  si  ferma  e’  perduto! Petizione contro un disastro che continua. La situazione resta grave. Viviamo male il viaggio d’ogni giorno sulla Roma Lido, ora gestita da Cotral e Astral S.p.A.   Treni insufficienti e spesso con guasti in linea; cali d’alimentazione elettrica; lavori di ristrutturazione che non seguono gli orari di cantiere delle Metro; marcia al piccolo trotto tra Torrino e Magliana; rischio di chiusura di stazioni per i futuri cantieri, mentre i vecchi di Acilia Sud-Dragona e Beirut-Tor di Valle sono stati sbloccati dopo 5 anni; Tor di Valle, Casal Bernocchi e C. Fusano abbandonate a loro stesse e altre da anni in attesa di progettazione; biglietterie assenti in 9 stazioni su 13; inesistenti i controlli a bordo e rare le verifiche in banchina …e dall’autunno nuovamente i treni saranno strapieni verso Roma fin da Acilia.

 Ed ancora, si legge nel comunicato, “Cotral ha nel Deposito Magliana 9 treni, ma fatica a metterne in linea 5, che basterebbero per corse regolari a 18 minuti o 6 treni, che servirebbero da ottobre per fare un servizio minimo decente a 15 minuti di frequenza.  Tra soppressioni, rimodulazioni e ritardi, il più delle volte non riescono a rispettare l’Orario Ufficiale, deciso dalla stessa Cotral assieme alla Regione Lazio, in perfetta continuità col passato Atac”.

Ed in tutto ciò, spiega ancora Spigai, “La Regione Lazio da anni raccontata una sua “realtà” a suon di veline e comunicati stampa, ma prima vengono le esigenze di Cotral e Astral S.p.A.  Si fanno saltuarie corse “sottiletta” a 11 min. dal treno precedente quando non servono, ma non si portano le frequenze a 18 minuti le mattina ed i pomeriggi.  Indecente la situazione ascensori e scale mobili, fermi da mesi per oltre il 70% e con guasti ripetuti per i restanti

Hanno trasformato il malessere di noi utenti in aperta agitazione.  Cittadini e pendolari chiedono di cambiare a una Regione incapace d’intervenire veramente sui gestori che lei ha scelto, se non coi “pezzi di carta”.

Regione Lazio, Assessore Mauro Alessandri e Direttore regionale Stefano Fermante, assieme alle Aziende regionali, continuano a trasformare la nostra vita quotidiana in una emergenza”.

Quindi, scrivono ancora disperai dal Comitato dei Pendolari Roma-Ostia, “Roma Capitale “s’è liberata” di Roma Lido e Roma Nord dal 1° luglio, nonostante diano un servizio URBANO, che serve 6 Municipi di Roma. L’Assessore Eugenio Patané nega il trasferimento di 2 treni CAF dalla Metro A, necessari a garantire frequenze accettabili, in attesa siano pronti i primi treni nuovi (fine 2024?), come chiesto dai cittadini, comitati e come approvato dai Municipi X e IX.   

Roma Capitale dorme sonni tranquilli sulle proprie competenze per le opere accessorie alla nuova stazione Acilia sud (sovrappasso e parcheggi) e sui progetti e fondi per le nuove stazioni di Giardino di Roma, Mezzocamino (in via Trafusa e non in via di Mezzocammino) e Torrino sud, ma anche sui problemi d’accessibilità della stazione Ostia Antica omettendo gli ascensori al ponte pedonale.

Avendo tempo e soldi da perdere, tutto questo costante disastro meriterebbe azioni legali; ma serve altro tempo, oltre alle ore di ritardo perse, all’anticipo con cui occorre arrivare in stazione per essere sicuri di arrivare a scuola o al lavoro, alle visite mediche o agli esami universitari prenotati e saltati, ed altri soldi, oltre a quelli persi per recupero ritardi, per perdita occasioni di lavoro, per rinuncia a lavori dall’altra parte di Roma, irraggiungibile da Ostia, ai treni in partenza da Termini o da Ostiense persi, alle centinaia di migliaia di chilometri macinati in auto su Colombo, Ostiense, via del Mare, per inaffidabilità del servizio della Roma Lido.

I pendolari e i viaggiatori chiedono atti e fatti concreti, opere, nomine ed azioni, che inizino ad affrontare, qui e adesso e non in un vago futuro remoto, le problematiche gestionali della Roma Lido”.

Alla luce di quanto fin qui denunciato, i ‘pendolari’ chiedono alla Regione Lazio, ad Astral ed al Cotral:

1) quando (tra poco) s’andrà a votare anticipatamente per le regionali, di negare ogni ipotesi di aumento delle tariffe del trasporto pubblico, che non sia successivo al miglioramento di qualità/quantità del servizio, misurabile da parte di soggetti indipendenti rispetto ai fornitori monopolisti scelti dalla Regione stessa;

2)  la verifica orari ufficiali di esercizio per autunno 2022 e inverno 2023, per fare da subito con 6 treni frequenze a 15 min., nelle fasce orarie a maggiore domanda, lunedì/venerdì – 07./09. e 17.-20.15;

3)  lo svolgimento senza altre interruzioni dei cantieri, bloccati per mancati pagamenti alle ditte appaltatrici e per la mancata “alta vigilanza” della Regione Lazio, in particolare Acilia sud-Dragona ed il fabbricato viaggiatori della fermata “Beirut” Tor di Valle, con crono-programma ufficiale di svolgimento e di conclusione e messa in esercizio delle opere;

4)  tempi aggiornati, scritti e pubblici, della costruzione, fornitura e rilascio in linea dei nuovi treni, con i crono-programmi dell’Accordo Quadro e dei singoli Contratti attuativi di una fornitura attesa da anni e ad oggi già slittata, quanto al solo primo lotto, alla data stimabile del giugno 2024;

5)  il crono programma dei lavori affidati da ASTRAL e RFI-Italferr, delle opere previste da anni e per la Roma Lido, quelle inserite nei “famosi e fumosi 180 milioni” del Patto per il Lazio di aprile 2016 e degli interventi di rifacimento e messa in sicurezza delle stazioni esistenti;

6) incontri tra ASTRAL, i Comitati di quartiere, il Comitato pendolari e i Municipi IX^ e X^ sui progetti delle opere di ristrutturazione delle stazioni, a partire da C. Fusano;

7) di rendere disponibili e facilmente rintracciabili sui siti web delle due società e della Regione Lazio i Contratti di servizio e di avviare incontri per la condivisione coi Comitati pendolari e le associazioni dei consumatori della 1^ Carta della Qualità servizi ferroviari Roma Lido e Nord;

8) il cronoprogramma con lo stato delle manutenzioni ordinarie e delle revisioni generali sui treni già in affidamento alla linea, consistenti oggi in 8 CAF300 e 6 MA200.

Ed ancora, i ‘pendolari’ chiedono al Comune di Roma, nella persona di Eugenio Patanè:

1)   due treni CAF 300 dalla Metro A per garantire frequenze accettabili sulla Lido;

2)   di conoscere lo stato dell’arte dei progetti finanziati delle opere accessorie della stazione Acilia sud e delle nuove stazioni Giardino di Roma, Mezzocamino (via Trafusa) e Torrino sud;

3)   di sapere quando verranno iniziati i lavori per la accessibilità del ponticello di Ostia Antica;

4)   quando verrà affidato ad ATAC il compito di progettare un parcheggio multipiano di scambio gomma-treno, sul terreno di Acilia, ricomprato all’asta dal Comune su pressione di cittadini e comitati.

Per la firma on line il link è il seguente:

https://www.change.org/p/roma-lido-i-pendolari-non-si-fermano-petizione-contro-il-disastro-che-continua?utm_source=share_petition&utm_medium=custom_url&recruited_by_id=da455190-433f-11ed-87d7-359bb9f00996

Max